Covid in Campania, De Luca: «Mascherine obbligatorie almeno fino a luglio»

Covid in Campania, De Luca: «Mascherine obbligatorie almeno fino a luglio»
di Adolfo Pappalardo
Sabato 22 Maggio 2021, 08:00 - Ultimo agg. 23 Maggio, 09:35
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Stavolta, tutto sommato, i toni sono diversi dal solito: più distesi e tranquilli. Certo Vincenzo De Luca, nel corso della sua consueta diretta settimanale, continua a lamentare la mancanza di vaccini che spettano alla Campania ma stavolta non fa intravedere situazioni catastrofiche. Anche se misure più restrittive antiCovid sono sempre all'orizzonte. Come per le mascherine: «Sento dire, anche da esponenti di Governo, che da giugno possiamo toglierci la mascherina. In Campania la porteremo fino a luglio, vedremo per l'estate, ma dobbiamo mantenere il massimo della prudenza».

«Siamo a un quinto delle persone immunizzate. Ci sono tanti nostri concittadini che hanno avuto il Covid e sono immunizzati, ma è chiaro che non abbiamo ancora completato il lavoro. C'è un problema di varianti a cui fare attenzione e dovremo fare attenzione ad esempio ai cittadini inglesi che arrivano nei nostri aeroporti, dovremo aumentare la vigilanza a Capodichino per evitare di importare la variante indiana», premette il governatore ma sottolinea anche come «la situazione attuale ci dà fiducia ma dobbiamo sapere che la linea di prudenza è obbligata». E, per la prima volta, plaude al lavoro del governo: «Merito dei vaccini, anche merito del Governo perlomeno dal punto di vista della prudenza con la quale ha seguito la vicenda Covid.

Se avessimo anticipato di due mesi le aperture oggi saremmo con un'Italia in una condizione preoccupante». 

Ma, naturalmente, non può mancare il richiamo alle dosi che mancano alla Campania: «La Liguria, a cui prima abbiamo dato correttamente più vaccini perché ha più anziani, avendo oggi più del 7 per cento in meno della popolazione della fascia 16-40 anni dovrebbe avere meno vaccini in proporzione rispetto alla Campania. Questa è la richiesta che abbiamo già presentato alla Conferenza delle Regioni e che formalizzeremo al Commissariato. Dobbiamo recuperare ancora 150mila dosi che mancano all'appello».

E sempre rimanendo in tema di vaccini, all'ex sindaco di Salerno, preme sottolineare come oggi anche Ischia, dopo Capri, diventa Covid free («E ci auguriamo di accogliere ancora anche la Merkel, che è una frequentatrice di questa splendida isola»). Infine ironizza: «Qualche mio collega presidente di Regione ha voluto dire che nella loro regione sono pronti a vaccinare tutti quanti, tutti i turisti che arrivano. Mi permetto di domandare, non vorrei essere insolente: ma con i vaccini di chi, visto che non abbiamo i vaccini sufficienti neanche per vaccinare con le due dosi tutta la nostra popolazione, e visto che dovremo prepararci da agosto a vaccinare la popolazione studentesca? Se dobbiamo fare demagogia allora la Campania è pronta a vaccinare i residenti, i turisti, perfino gli animali d'affezione che dovessero arrivare con i turisti. E regaliamo a tutti quanti la merendina, e la mattina cappuccino, brioche e caffè nostro, il migliore al mondo...». 

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Non ci sono frecciate al governo ma al segretario nazionale del Pd Letta. «Condivido la valutazione che ha fatto Draghi in relazione a un'ipotesi avanzata da Letta su una tassa di successione sopra la soglia di un milione di euro. Condivido Draghi sul fatto che bisogna prendere misure in un quadro unitario e coerente che riguarda la fiscalità del nostro paese, ma esprimo anche il mio dissenso - attacca - nel merito della proposta avanzata da Enrico Letta, che per quanto mi riguarda è inaccettabile. Dal punto di vista economico parliamo di entrare banali - conclude - mentre dal punto di vista politico perché mi pare un atto di autolesionismo che finisce per creare un clima di diffidenza e una barriera nel rapporto con il ceto medio produttivo. Dal punto di vista delle famiglie meridionali, dove c'è una propensione straordinaria al risparmio, è una cosa che preoccupa ancora di più».

Infine De Luca ne approfitta per lanciare un riforma del reddito di cittadinanza. «Senza farlo perdere a nessuno, le aziende possono dare in aggiunta al reddito 500 euro al mese, per cui un giovane può aggiungere ai 750 e 1250 sono cifra dignitosa se necessario bonus per trasporto ma si potrebbe chiedere di andare a fare gli stagionali. E si potrebbe aggiungere - conclude - che se rifiuti due o tre proposte perdi il reddito. Così si moralizza. Credo sia conveniente. Mi pare cosa utile per loro, per lo Stato e per le imprese».

E infine annuncia un'altra tranche del concorsone: «Ma stavolta la formazione ce la gestiremo noi con buona pace del Formez e riprendiamo un secondo capitolo del concorso lanciato tre anni fa per i 10mila giovani da assumere». 

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