Reddito, Roberto Fico a Napoli: «Abolizione scellerata, è un attacco alla povertà»

Così il presidente di comitato di garanzia del MS5 nel corso di una conferenza stampa a Secondigliano

Roberto Fico
Roberto Fico
Martedì 8 Agosto 2023, 12:58 - Ultimo agg. 9 Agosto, 13:27
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«Il provvedimento di abolizione del reddito di cittadinanza è scellerato e non tiene conto delle difficoltà in cui versano e vivono tante persone non solo qui a Napoli, ma in tutta Italia». Lo ha detto Roberto Fico, presidente del Comitato di garanzia del M5s, in occasione della conferenza stampa in corso a Secondigliano, quartiere di Napoli che contava 36mila percettori di reddito di cittadinanza. «Noi dobbiamo ribellarci ad un'idea culturale - ha aggiunto - per cui si attaccano la povertà e la difficoltà e dobbiamo uscire fuori dal paradigma che questa destra ideologica porta avanti: chi prende il reddito di cittadinanza è un fannullone»

«Non siamo noi a soffiare sul fuoco ha successivamente dichiarato-  È un'accusa che rispedisco al mittente perché chi ha tolto il reddito, chi ha mandato un sms dicendo che bisogna rivolgersi ai servizi sociali non siamo stati noi ma il Governo, è il Governo che soffia sul fuoco». 

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Fico ha detto anche che «se andiamo a vedere in termini assoluti nelle Regioni quanti redditi sono stati aboliti, sono tanti da Nord a Sud. Questo è un attacco alle persone in difficoltà a cui noi rispondiamo e vogliamo in tutti i modi che anche le Regioni si facciano carico del problema e delle difficoltà».

A Fico è stato chiesto un giudizio sui problemi emersi, nella fase due del reddito di cittadinanza, in materia di politiche attive del lavoro.

 

«Il reddito è stato il nostro primo provvedimento e abbiamo molto lavorato per farlo crescere sul territorio. Poi c'è stato l'investimento sui centri per l'impiego, ma poi il tempo è passato, sono caduti i governi, è arrivato il Covid. Oggi noi continuiamo a lavorare sulle politiche attive del lavoro - ha risposto - ma io mi chiedo chi oggi toglie il reddito, lavora sulle politiche attive del lavoro?».

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