Galleria Principe di Napoli, via al restauro: «Lavori per 10 milioni di euro»

A differenza della Umberto I, la Principe è tutta proprietà del Comune

Napoli, via al restauro della Galleria Principe: «Lavori per 10 milioni»
Napoli, via al restauro della Galleria Principe: «Lavori per 10 milioni»
di Gennaro Di Biase
Sabato 24 Febbraio 2024, 23:00 - Ultimo agg. 26 Febbraio, 07:24
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La Galleria Principe era diventata un bosco verticale, per effetto dell’incuria e non del design. Cespugli tra i marmi, pavimenti e pareti diroccati. Transenne (dal lato di via Pessina e di via Costantinopoli), crolli di calcinacci e restringimenti di carreggiata. Ieri mattina, però, in presenza del sindaco Manfredi, è iniziata quella che potenzialmente potrà essere la nuova vita del monumento. È stato allestito l’annunciato cantiere di restyling

Per chiudere il portico difronte al Mann, ieri mattina, hanno operato in maniera congiunta - come concordato in Prefettura dall'apposito tavolo presieduto da Michele di Bari - Asia, Napoliservizi, polizia municipale, polizia e unità di strada. Il villaggio di homeless, al momento, non c’è più. A breve inizierà il montaggio dei ponteggi per gli interventi, che interesseranno tutti i prospetti interni della Galleria, la copertura e la pavimentazione. Saranno interessate anche le parti della facciata di competenza del Comune - parzialmente su via Pessina e su piazza Museo Nazionale - e totalmente su Via Broggia.

Poi si passerà alla Sala Gemito. La modalità di intervento è convenuta con la Soprintendenza. «Parte un progetto strategico per la città e per questa area che rappresenta una cerniera tra la zona dei musei ed il centro storico – le parole del sindaco – Abbiamo stanziato un notevole investimento dopo anni di incuria e abbandono che hanno prodotto situazioni molto delicate. Una risposta che tutta la città attendeva». «Le unità di strada da diverse settimane hanno interagito con 20 persone che alloggiavano sotto i porticati cercando di convincerli a trovare una collocazione sostitutiva nei nostri dormitori pubblici - dice l’assessore al Welfare Luca Trapanese - Tra queste, solo 6 hanno accettato di essere ricollocate e di essere seguite dai servizi sociali nei giorni precedenti allo sgombero.

Le azioni messe in campo in oltre due anni ci danno la possibilità di essere al fianco di queste persone».

A differenza della Umberto I, in cui locali e palazzi sono privati, la Principe è tutta proprietà del Comune. È in questo quadro che i commercianti hanno accolto la cantierizzazione, tra speranze e timori. «Siamo lieti dei lavori in partenza - spiega Luca Iannuzzi, presidente della rete d’impresa degli esercenti della Galleria Principe di Napoli e titolare della Tesoreria, aperta ad aprile del 2024 - La Galleria aveva toccato il fondo negli ultimi anni, quanto a degrado e abbandono. Grazie all’amministrazione attuale si è creata una nuova sinergia. Vanno rispettati i tempi, però. I lavori procederanno a step. Se la Principe tornerà a brillare come un gioiello ne trarrà giovamento tutto il centro storico. Avremo qualche disagio, ma in prospettiva saremo più contenti. Immagino che dopo i lavori i negozi al momento non occupati possano essere a disposizione di grandi marchi della napoletanità. La Tesoreria va bene. Siamo entrati nella guida Michelin a pochi mesi dall’apertura». 

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«L’inizio di questi lavori è un piccolo gradino scalato - aggiunge Pasquale Cirillo, co-fondatore di Napulitanata - ma bisogna rispettare le tempistiche. Al momento, siamo completamente chiusi dentro. I pannelli ci circondano. Il nostro locale non si vede più. Speriamo si faccia prima possibile: lavorare così sarà molto complesso». «Sapevamo che i lavori sarebbero partiti, prima o poi - conclude Nando Cirella del bar Espresso Napoletano - Ci hanno detto che servirà più di un anno per completare tutte le operazioni. Dovremo stringere i denti, e si dovrà tenere alta l’attenzione sulle aree prive di ponteggi. È possibile che i senzatetto tornino».

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