La formica di fuoco in Italia, 88 nidi in Sicilia. «È una delle specie più invasive al mondo». Allerta per la nuova specie

Si tratta del primo avvistamento in Europa: la loro proliferazione è estremamente rapida e i rischi notevoli

La formica di fuoco in arrivo in Italia: 88 nidi avvistati in Sicilia.
La formica di fuoco in arrivo in Italia: 88 nidi avvistati in Sicilia.
Lunedì 11 Settembre 2023, 16:58 - Ultimo agg. 18 Settembre, 09:03
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La formica di fuoco, considerata una delle specie più invasive al mondo, è presente in numerosissime aree del globo, ma sembrava finora aver risparmiato l'Europa. Ora gli esperti lanciano l'allarme: 88 nidi sono stati individuati in Sicilia, nei pressi di Siracusa, e si e si teme che alltre colonie possano rapidamente proliferare e diffondersi altrove.

Quello avvenuto in Italia è il primo avvistamento in Europa: a darne notizia è uno studio pubblicato sulla rivista Current Biology guidato dall'Istituto spagnolo di Biologia evoluzionistica, al quale hanno partecipato anche l'Università di Parma e l'Università di Catania.

I rischi per l'uomo (e non solo)

Queste specie di formica, conosciuta anche come "formica guerriera", è in grado di riprodursi e diffondersi molto rapidamente, e può causare conseguenze molto gravi non solo sugli ecosistemi naturali, ma anche sull'agricoltura e la salute umana, arrivando addirittura a danneggiare alcuni tipi di infrastrutture: «I principali tipi di danni per l'uomo riguardano le apparecchiature elettriche e di comunicazione, e l'agricoltura», ha spiegato Mattia Menchetti, ricercatore dell'Istituto di Biologia Evolutiva di Barcellona, che ha guidato lo studio. Questo tipo di formica «ha anche un importante impatto sugli ecosistemi naturali: è infatti un predatore generalista, e nei luoghi in cui si insedia causa la diminuzione della diversità di invertebrati e piccoli vertebrati».

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Ma non è tutto: all'interno del proprio aculeo, queste formiche hanno un veleno in grado di causare punture molto dolorose che possono dare origine a gravi reazioni allergiche. «Le colonie, che possono raggiungere centinaia di migliaia di individui, possono avere un impatto anche su animali giovani, deboli, o malati».

Ecco come si è diffusa

La formica rossa, il cui nome scientifico è Solenopsis invicta, è una delle 15mila specie di foriche conosciute. Originaria del Sud America - in particolare del Brasile  -  è riuscita a diffondersi velocemente anche con l'aiuto degli esseri umani: esse infatti, dopo aver rappresentato un vero e proprio problema di salute pubblica in Nord America, sono state trasportate involontariamente grazie al commericio marittimo, all'interno di container e cargo merci, riuscendo così a colonizzare Australia, Cina, Caraibi, Messico e Stati Uniti in meno di un secolo.

Dallo sbarco di pochi esemplari al rischio infestazione il passaggio è breve: socialmente organizzate come le api, con una regina e tante operaie, queste formiche sono in grado di riprodursi con una rapidità incredibile. Basti pensare che la "formica regina" può deporre fino a 1.500 uova al giorno. I maschi vengono dati alla luce in momenti separati dalle femmine, e vengono allevati per poi morire in seguito all'accoppiamento. Il comportamento delle cosiddette formiche di fuoco è aggressivo, e soprattutto, pericoloso sotto diversi punti di vista: esse sono altamente infestanti, ciò significa che c'è bisogno della messa a punto di un piano di disinfestazione che sia efficace, dal momento che sono capaci di distruggere in poco tempo interi raccolti e invaderevaste ntere aree residenziali. La esperienze d’Oltreoceano hanno dimostrato che nel combattere questo tipo di formiche sono particolarmente utili i cosiddetti antagonisti biologici, ovvero insetti o altri animali già presenti nell'eco-sistema che riescono a contenere la proliferazione di determinate specie dannose. 

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