IL MALTEMPO

Incendi al Sud e tempeste al Nord, Paese diviso. Meloni: «Serve piano idrogeologico di prevenzione». Catania, rogo aeroporto da un cavo di stampante

Il caldo record e i nubifragi: la situazione in tempo reale

Incendi e bufere, l'Italia divisa
Incendi e bufere, l'Italia divisa
Mercoledì 26 Luglio 2023, 05:59 - Ultimo agg. 23 Agosto, 10:00

Meloni: «Al lavoro su richiesta di stato di emergenza»

«Gli incendi e i disastri meteorologici degli ultimi giorni stanno mettendo a dura prova l'Italia. Il Governo ha messo in campo tutti i mezzi di cui dispone e stiamo istruendo le richieste di stato di emergenza avanzate dalle Regioni colpite per deliberare le prime risorse. Siamo al lavoro per dare risposte immediate ed efficaci». Così la premier Giorgia Meloni, in un videomessaggio trasmesso dai suoi canali social.

 

Musumeci: «Negazionisti? La tropicalizzazione è evidente»

«Nel Governo siamo assolutamente mobilitati e convinti che bisogna mettere al primo posto nell'agenda del Governo la messa in sicurezza del territorio. Se qualcuno aveva qualche tentennamento ora non può non prendere atto dell'evidenza. Quanto ai negazionisti, di fronte alla grandine gigante, ai nubifragi, ai tornadi, ai 47 gradi, chi vuole che possa negare? Siamo nella completa dimostrazione che le due Italie di questi giorni sono le facce di una stessa medaglia, che si chiama tropicalizzazione». Lo ha detto il ministro per la Protezione civile, Nello Musumeci, intervistato nel programma 'Diario del giornò su Rete 4.

Musumeci: «Stato di emergenza la prossima settimana»

«Siamo in attesa che dalle regioni colpite arrivi non solo la formale richiesta dello stato di emergenza (alcune lo hanno fatto) ma anche la delimitazione della zona rossa e la quantificazione dei danni. È ancora presto e in alcuni territori la calamità è tuttora in corso. Credo che la prossima settimana come Governo saremo in condizione di deliberare lo stato di emergenza e stanziare le prime necessarie risorse». Lo ha detto il ministro per la Protezione civile, Nello Musumeci, intervistato nel programma "Diario le giorno" su Rete 4.

Maltempo e incendi, Italia verso lo stato di emergenza: oggi il Cdm

A Milano torna il sole dopo una nuova notte difficile, scandita da centinaia di richieste di intervento. Il sindaco esclude la mancanza di manutenzione come causa per la caduta di centinaia di alberi. Anche in Sicilia, dove bruciano gli ultimi focolai, la situazione si va normalizzando. In complesso sono stati oltre 4mila gli interventi dei Vigili del fuoco fra roghi e maltempo. L'Italia verso lo stato d'emergenza per alcune regioni, la decisione in Cdm, mentre è in arrivo anche un decreto per il lavoro con la cig legata al clima.

 

Mattarella chiama Schifani: disponibilità a intervenire

Il capo dello Stato Sergio Mattarella ha telefonato al presidente della Regione Siciliana Renato Schifani per essere aggiornato della situazione degli incendi nell'Isola. Il governatore ha fatto un quadro degli interventi messi in campo dalla Regione, tramite il Corpo forestale e la Protezione civile. Il presidente Mattarella ha manifestato la propria solidarietà e vicinanza al popolo siciliano, dichiarandosi disponibile a eventuali interventi, anche in prima persona, se necessari. Schifani ha ringraziato il capo dello Stato per la sensibilità e l'attenzione dimostrata.

Catania, rogo aeroporto da un cavo di stampante

Potrebbe essere partito dal cavo di una stampante il rogo che la sera del 16 luglio ha gravemente danneggiato il terminal principale dell'aeroporto Fontanarossa di Catania. A questa conclusione, ancora, però, da approfondire sono giunti i vigili del fuoco nella loro prima relazione sull'incendio depositata alla Procura etnea.

Vigili del fuoco: 4mila interventi tra maltempo e roghi

Giornate di superlavoro per i Vigili del fuoco, impegnati sul fronte dei roghi al Sud e per il maltempo al Nord. Negli ultimi 3 giorni (dato aggiornato alle 9 di oggi) hanno svolto 1.938 interventi contro gli incendi boschivi: 710 in Sicilia, 407 in Calabria, 281 in Sardegna e 540 in Puglia. Mobilitate 6mila unità di personale e quasi 1.500 mezzi, tra i quali 14 Canadair e 2 elicotteri Erickson S64. Per il maltempo in Lombardia gli interventi sono stati 2.077. Impegnate 2.900 unità di personale e 500 mezzi.

A Milano caduti oltre 400 alberi: continua rimozione

Sono oltre quattrocento gli alberi caduti sulle strade di Milano nella bufera che si è abbattuta sulla città intorno alle 4 di ieri mattina. E sta continuando il lavoro senza sosta per rimuoverli e così ripristinare la circolazione. Sono segnalate chiusure e deviazioni fra via Legnano e piazza Lega Lombarda - fra il parco Sempione e via della Moscova - proprio per i lavori di ripristino, così come in via Regina Margherita vicino alla rotonda della Besana, in via Lomellina, in via MacMahon, in piazza Durante e via Assiano. Atm, l'azienda di trasporti milanesi, ha fatto sapere di essere al lavoro «per liberare gli snodi più critici della rete tram, tra cui piazzale Maciachini, Parco Nord, Porta Lodovica e via Torino» consigliando di consultare la App per vedere i cambiamenti al servizio dovuti ai danni per il maltempo. Il 60% delle linee, si legge sul sito, è stata ripristinata ma ancora sono tante le modifiche e le deviazioni: la linea 90/91 che segue la circonvallazione fa servizio limitato così come oltre una decina di linee di tram e 13 di bus mentre il filobus 92 e 93 sono sospesi così come i tram 5 e 19.

Ancora fuoco sulle colline vicino Palermo

Bruciano ancora le colline attorno a Palermo e in diverse aree sono tornati a volare i Canadair: ad Altofonte e San Martino delle Scale e a ridosso della discarica di Bellolampo. Nelle prime due zone il fuoco continua ad alimentarsi nonostante gli interventi da terra e dall'alto. Il calo della temperatura concede un pò di sollievo a chi ha vissuto per giorni ben oltre i 40 gradi, con forte vento di libeccio e scirocco, Sono stati divorati decine e decine di ettari di bosco e macchia mediterranea. Su Altofonte la situazione attuale vede il fronte del fuoco avanzare dalla montagna di via Valle Fico con le fiamme che stanno scendendo a valle. Per tutta la notte i roghi hanno interessato le zone di Rebuttone, Costa Grande, Sotto Coccio, Pizzo Valle di Fico e la costa lato Blandino. Ancora al lavoro squadre forestali, la protezione civile locale, polizia municipale e forze dell'ordine. «Ringrazio tutti coloro che si sono adoperati - ha commentato il sindaco di Altofonte Angela De Luca - ed anche i numerosi cittadini che spontaneamente hanno collaborato con acqua, cibo e disponibilità di alloggi».

Stessa situazione a San Martino delle Scale dove il fuoco continua inesorabilmente ad avanzare. Drammatico il racconto dei testimoni che hanno visto le fiamme avanzare: «Niente a che vedere con precedenti incendi, sembrava l'apocalisse. Facevamo fatica a respirare e l'incendio non è divampato per caso, ma provocato». A Bellolampo sta intervenendo un Canadair come richiesto ieri dal sindaco Roberto Lagalla nel corso dell'incontro in prefettura. Il mezzo aereo sta effettuando una serie di lanci per raffreddare l'impianto ed evitare nuovi focolai.

Zaia: «Ora indennizzi e ripartenza per il Veneto»

«Le tempeste si allontanano, ma non bisogna allentare la tensione: il Veneto deve ripartire velocemente. Devono arrivare dallo Stato gli indennizzi promessi, deve essere data risposta a chi ha subito danni e devastazioni». Così il presidente del Veneto, Luca Zaia, secondo cui si «è in una fase delicatissima, che voglio definire 'seconda emergenzà, non meno importante della prima risposta emergenziale. La pragmaticità e l'operatività dei soccorritori e dei tecnici intervenuti sotto le bufere deve essere ripresa, come modello, per chi ora ha il compito di censire i danni, preparare i dossier, trasmettere le richieste di indennizzo dei cittadini e delle aziende colpite. Chiedo, a tutti livelli, che lo sforzo per dare risposte al Veneto sia massimo». «Dalle stime - osserva - i danni potranno superare complessivamente i 100 milioni di euro. Ora è fondamentale che la rete di raccolta delle segnalazioni sia efficiente. I cittadini devono inoltrare le proprie segnalazioni ai Comuni, che con rapidità dovranno trasmettere un dossier in Regione. Sulla base dello Stato di Emergenza - precisa Zaia - che ho firmato, trasmetteremo al Governo il censimento auspicando lo stanziamento di fondi per la ripartenza e gli indennizzi. Su questo l'Esecutivo, che ringrazio sentitamente, ha fatto sentire più volte in questi giorni la propria voce. Mi sono sentito a più riprese con i ministri competenti, il vicepremier Salvini, Musumeci e Lollobrigida, che hanno piena consapevolezza di quanto accaduto e con l'operatività che contraddistingue il Governo Meloni sapranno dare al Veneto risposte».

 

Dopo notte di interventi a Milano torna il sole

È stata una notte «infernale» e «senza sosta» quella dei Vigili del fuoco a Milano, dove si sono accavallate al centralino dei pompieri oltre 350 richieste d'intervento. All'alba ne sono rimaste un centinaio, ma sono numeri che potrebbero schizzare a breve verso l'alto. È l'effetto della 'contà sul territorio, di chi dopo i primi controlli in giardino o nel condominio «ha trovato antenne, cornicioni o impalcature pericolanti, o alberi e rami che minacciano di cadere in giardino, o nella via davanti casa». E così per tutta la notte gli automezzi e il personale dei Vdf era ovunque, in città, soprattutto in prossimità di incroci e corsie preferenziali, cantieri ed edifici pubblici, i più colpiti dalle centinaia di piante crollate. Intanto nel capoluogo lombardo è tornato il cielo azzurro, e non si registrano ulteriori feriti, come confermato da 118 e Polizia Locale. Le metropolitane hanno sempre funzionato mentre in superficie la più colpita è la viabilità tramviaria.

 

Notte di fuoco nel Catanese, richiesti i canadair

È stata una notte di fuoco per gli incendi nel Catanese dove le fiamme hanno attaccato la pineta dei Monti Rossi di Nicolosi e costretto all'evacuazione un camping e altre strutture. Un vasto incendio sta distruggendo anche la Timpa di Acireale, preziosa area a verde protetta, con le fiamme che si avvicinano alle frazioni marinare di Acireale. Vasti incendi sono in corso anche a Zafferana. Al lavoro, senza sosta, vigili del fuoco e personale del corpo forestale della Regione Siciliana. Per le aree di maggior rischio è stata già chiesta l'attivazione dei Canadair per un intervento antincendio ad ampio raggio dall'alto.

Vieste, continua il rogo. Canadair in azione

Sul Gargano continua il rogo di Vieste-San Felice. Sono ripresi da dieci minuti i lanci dal cielo con canadair arrivati da Lamezia Terme. A terra sono state impegnate per tutta la notte una cinquantina di unitá, tra operatori del servizio anti incendio boschivo dell'Arif (agenzia regionale per le attività irrigue e forestali) vigili del fuoco, carabinieri forestali, protezione civile e volontari. Per precauzione è stato richiesto il distacco delle linee elettriche della zona. L'incendio di Monte Sant'Angelo, sempre nel Gargano e sempre in provincia di Foggia, ha un nuovo fronte di fuoco e continua a bruciare. Anche per questo è stato richiesto l'intervento aereo. A San Cataldo, località marina di Lecce, stamattina sono iniziate le operazioni di bonifica. Il primo bilancio è di 90 ettari bruciati con tutta la pineta inghiottita dalle fiamme. In fumo anche alcune villette, due auto, una sessantina di giardini privati, e decine di gazebo. La cosa che preoccupa sia a Lecce che a Foggia è il vento di maestrale che non agevola le operazioni di spegnimento e bonifica. anzi è alto il rischio di ripresa dei roghi.

Ondate di calore e blackout: centinaia di segnalazioni a Catania

Sono centinaia le chiamate giunte al numero di emergenza 095484000 in funzione h24 nel Centro operativo comunale di protezione civile di Catania da parte di cittadini che chiedono assistenza e informazioni di vario tipo, soprattutto connesse alla mancanza di energia elettrica e di acqua ma anche per essere messi in contatto coi vari servizi assistenziali e ospedalieri. A questo stesso numero si può chiamare per segnalare casi di particolare necessità come quella di persone che necessitano di essere ospitate dalle ore 9 alle 21 nei locali climatizzati approntati dal Comune nel complesso fieristico Le Ciminiere per rifocillare, anche con cibo e bevande, persone che hanno bisogno. Gli operatori e i volontari convenzionati con i servizi sociali del Comune, infatti, sono pronti a intervenire per supportare queste persone e se necessario accompagnarle nel luogo protetto, dove a rotazione un centinaio di cittadini, alcuni dei quali senza fissa dimora, durante la giornata di oggi si sono recate per sottrarsi alle ondate di calore.

Musumeci: «Il clima cambia e noi stiamo fermi»

Prendere atto dei cambiamenti climatici. È l'invito del ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare Nello Musumeci. «Se il mondo attorno a noi cambia e noi restiamo fermi, continueremo a piangere i morti e ad assistere inermi alla devastazione del nostro territorio. Che per sua natura è fragile e vulnerabile», afferma in un'intervista alla Stampa.

Allerta gialla in 5 Regioni, il caldo si attenua

Italia verso lo stato d'emergenza in 5 regioni, tra la tempesta che ha colpito la Lombardia e gli incendi che divampano in Sicilia. La decisione oggi in Cdm. In arrivo anche un decreto per il lavoro con la cig legata al clima. Musumeci riferirà sulla situazione dei danni. Cinque i morti per gli eventi meteo estremi. Oggi allerta gialla per il maltempo in Abruzzo, Emilia Romagna, Lombardia, Marche e Molise. Scendono a due oggi le città da bollino rosso per il caldo: Bari e Catania.

Tempesta al Nord, incendi al Sud: l'Italia combatte il clima ormai fuori controllo. Istituzioni e politica si muovono per cercare di contrastare gli effetti degli eventi atmosferici che stanno mettendo a dura prova il Paese. Si va verso la dichiarazione dello stato di emergenza per Lombardia, Sicilia, Veneto, Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia. Il ministro della Protezione civile Nello Musumeci riferirà oggi in Consiglio dei ministri. «Si verificherà la sussistenza dei parametri, quindi delle condizioni di calamità e, su mia proposta, si delibererà l'emergenza», ha annunciato.

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L'URGENZA

In attesa di una quantificazione più dettagliata dei danni - si parla di centinaia di milioni di euro - potrebbe esserci già un primo stanziamento per gli interventi più urgenti.

Nella riunione di oggi, poi, potrebbe essere approvato anche un decreto con norme ad hoc per la cassa integrazione dei lavoratori dell'edilizia e dell'agricoltura, i settori più esposti all'emergenza caldo e in generale alle condizioni meteorologiche. La prima a formalizzare la richiesta al Governo è stata la Lombardia. Una stima preliminare per gli eventi avvenuti tra il 2 e il 21 luglio, ha scritto al Governo il presidente Attilio Fontana, indica oltre 41 milioni di danni, «ma mancano ancora le segnalazioni degli eventi degli ultimi giorni e di quelli in corso».


A stretto giro arriverà sul tavolo di Musumeci una richiesta analoga da parte del governatore della Sicilia, Renato Schifani. In Veneto è in corso la ricognizione dei danni. La regione è stata «bombardata» - ha osservato il presidente, Luca Zaia - «servono ristori economici per i territori più colpiti». C'è il Friuli Venezia Giulia e di nuovo l'Emilia Romagna. Il presidente della Regione Stefano Bonaccini ha annunciato la richiesta dopo i nubifragi di sabato scorso. Non basterà lo stanziamento per l'alluvione che ha colpito la regione a maggio, il Governo dovrà reperire altre risorse.


«Siamo di fronte a una realtà climatica che è imprevedibile e questo comporta, al di là dell'emergenza, il tema della messa in sicurezza del territorio - ha dichiarato la premier Giorgia Meloni, a Rtl -. Dobbiamo affrontare l'emergenza con la massima capacità e con la massima mobilitazione. Questo governo in pochi mesi si è trovato ad affrontare situazioni di emergenza copiose».
Nel Nord colpito da "downburst", vento fortissimo, grandine e fulmini, trenta persone sono rimaste ferite in Veneto, di cui uno gravissimo, un 16enne colpito da un ramo a Zimella (Verona). Mentre al sud, gli incendi hanno provocato cinque vittime. Nel Veronese e nel Trevigiano si segnalano i maggiori danni alle abitazioni e alle coltivazioni. Pesante la situazione della circolazione ferroviaria per un fulmine sulla sala di controllo di Verona. Il vicino Friuli è stato bersagliato da tempeste di grandine con chicchi grossi come arance, come quello da record che si è abbattuto su Azzano Decimo (Pordenone) con ben 19 centimetri di diametro. Colpite le province di Pordenone, Udine e Gorizia. Il vento, con raffiche fino e oltre i 110 chilometri orari, ha imperversato in Piemonte e Emilia Romagna. Nubifragi hanno colpito le province di Novara, Biella e Vercelli.

IL TORNADO

La Romagna, che ancora sconta i danni dell'alluvione, affronta una nuova emergenza maltempo. Forlì è stata investita da un vero e proprio tornado. Un albero ha colpito un treno regionale in transito sulla linea ferroviaria tra Ravenna e Rimini ferendo lievemente un passeggero. Il Comune di Ravenna ha disposto il divieto di accesso a cimiteri, parchi e pinete fino a cessata emergenza. E il vento sferza la Liguria mentre in Val d'Aosta i temporali hanno causato un brusco abbassamento delle temperature e un fulmine caduto in Val d'Ayas ha incendiato una parte del bosco.


Circa 1.500 persone sono isolate da ieri sera in alta Valle Brembana per via di una frana che si è staccata dalla montagna e ha invaso la strada in località Fondra. Una massa di acqua, fango e alberi ha invaso la strada provinciale, sbarrando di fatto l'accesso all'alta valle: gli abitanti di Isola di Fondra, Branzi, Valleve, Carona e Foppolo si trovano isolati. L'ondata di maltempo che ha colpito Milano e gran parte della Lombardia ha interessato anche la provincia di Pavia. E per oggi c'è una nuova allerta meteo arancione in Veneto, in particolare sul bacino idrografico Alto Piave.

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