«Si potrebbe decidere anche di nominare non solo il commissario ma anche fare un ragionamento sul lasciare dei riferimenti di prossimità per i cittadini e penso ai presidenti di municipio, quindi un numero che vada da 4-5 o a tutti gli attuali. È importante dare dei punti di riferimento ai cittadini, soprattutto in questo momento, e quindi ritengo sia necessaria una squadra di commissari ma per fare questo serve una soluzione giuridica e politica», ha spiegato l'assessore.
«Serve un progetto e va fatto in fretta» per Sabella che ritiene, oltre la soluzione di «confermare» i presidenti di Municipio in modo da formare una squadra a supporto del commissario nominato, altre ipotesi da vagliare: «Le ipotesi sono diverse oltre la prima, come la nomina anche di un commissario solo ma con dirigenti esterni a cui affidare incarichi importanti e capaci della Pubblica amministrazione».
«La settimana prossima, comunque, sicuramente avvierò le pratiche per il mio rientro in ruolo in magistratura.
Sono magistrato e resto tale. Qualora ci fosse un progetto su Roma di carattere tecnico , ma nessuno me ne ha parlato, valuterò. Ho parecchia amarezza dentro, parecchia rabbia per il fatto che per una buccia di banana abbiamo dovuto interrompere un programma di legalità e di ripristino della trasparenza al comune di Roma». Lo ha dichiarato Alfonso Sabella, magistrato e assessore alla Legalità del comune di Roma, intervistato da Klaus Davi per il programma KlausCondicio. «L'unico rimprovero che faccio a Marino è il fatto di non essersi blindato anche rispetto alla leggerezze. Avremmo dovuto essere più realisti del re. Molto più forti e molto più solidi e inattaccabili, evitando scivoloni sulle bucce di banana, anche in merito alle stupidaggini e al vino da 55 euro. Saremmo dovuti essere iper calvinisti -aggiunge - Se ti chiama la moglie e sei in ufficio la richiami col tuo cellulare privato e non con quello dell'ufficio, per capirci».