Ingegneri idraulici e geologi sulle frane di Sarno ed ispezioni con i droni, così viene realizzata la nuova mappatura delle aree a rischio dando una accelerata sulla messa in sicurezza. Le opere idrauliche post frana, tra briglie, canali e vasche, sono state in parte devastate dalle fiamme. È la prima visione dopo il fango venuto già dal Saretto e dal Saro domenica sorsa. Si studiano ora i nuovi fronti del rischio e le mappe del territorio, con grande attenzione alle vasche di contenimento. Tra le prime relazioni che sono in fase di stesura ci saranno i numeri precisi relativi alla popolazione a rischio che ad ogni allerta meteo dovrà essere evacuata. Si parla di circa 300 persone tra le zone del centro storico e le aree di via Bracigliano e via San Vito.
Si passano in rassegna anche i punti di rischio ad Episcopio. Nuovi sopralluoghi del sindaco Giuseppe Canfora con Italo Giulivo, direttore generale della protezione civile della Regione Campania; il Consorzio di Bonifica, col commissario Mario Rosario D’Angelo; il Genio Civile con Giancarlo Giordano, ingegneri idraulici e geologi. Summit ieri a Palazzo San Francesco dove uno schermo sistemato al terzo piano all’ufficio di Protezione Civile, ha passato in rassegna tutte le aree a rischio, quelle già segnate dalle frane, le zone devastate dagli incendi.