Amalfitana, revocato l'appalto:
gravi ritardi sui lavori ai costoni rocciosi

Amalfitana, revocato l'appalto: gravi ritardi sui lavori ai costoni rocciosi
di Mario Amodio
Martedì 30 Novembre 2021, 06:25 - Ultimo agg. 21:15
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In seguito ai gravi ritardi e alle gravi inadempienze del consorzio appaltatore degli interventi di bonifica dei fronti di roccia che sovrastano la statale amalfitana, l’Anas ha proceduto alla risoluzione del contratto d’appalto con le imprese affidatarie degli interventi. Tutto questo a distanza di un mese circa dall’incidente mortale alle porta di Positano costato la vita a una 17enne del posto proprio in uno dei tratti in cui vigeva il senso alternato di marcia per effetto dei lavori in corso che avrebbero dovuto concludersi qualche mese prima. E ora per completare il vasto intervento di stabilizzazione dei costoni rocciosi incombenti sulla statale, nei territori comunali di Amalfi, Conca dei Marini, Furore e Positano, Anas dovrà espletare tutte le procedure amministrative necessarie alla ripartenza dei lavori con diversa impresa esecutrice. «Tale riavvio avverrà, come di consueto, nel rispetto assoluto dei tempi tecnici e di Legge previsti» fanno sapere dall’ente che gestisce la strada statale 163 Amalfitana, lungo la quale, alla fine dello scorso anno, era stato avviato l’intervento di consolidamento dei dei costoni rocciosi. Nel dettaglio, i lavori, finanziati dalla Regione Campania per 5,5 milioni di euro e attuati da Anas, constano in attività di ispezione, bonifica e disgaggio di parti instabili dei costoni, nell’apposizione di reti in aderenza e nella installazione di reti paramassi sui versanti a monte e a valle della statale. L’obiettivo dell’intervento era quello di mitigare il rischio di dissesto idrogeologico nell’intera area, costituita da territori fragili.

«Relativamente a tale intervento, si sono svolte numerose riunioni tecniche ed incontri congiunti con la Regione Campania e le municipalità coinvolte - spiega Anas in una nota - nelle quali Anas ha costantemente rappresentato che, per una serie di concause principalmente ascrivibili all’appaltatore, le lavorazioni non procedevano in aderenza con il cronoprogramma».

Dopo aver più volte sollecitato il cartello di imprese appaltatrici affinché si imprimesse un’accelerazione alle attività e aver emesso tassative prescrizioni con l’obbligo dell’appaltatore ad adempiere – nel pieno rispetto di quanto previsto dalle vigenti normative in materia di appalti – Anas ha provveduto, per grave ritardo e grave inadempimento, alla risoluzione del contatto d’appalto. Relativamente a ciò - spiegano da Anas - si stanno già espletando tutte le procedure amministrative necessarie alla ripartenza dei lavori con diversa impresa esecutrice; tale riavvio avverrà nel rispetto assoluto dei tempi tecnici e di legge previsti. «Contestualmente - conclude la nota - Anas è già al lavoro per procedere a puntuali interventi di messa in sicurezza del versante (anche attivando servizi complementari, se necessario) allo scopo di garantire, ove tecnicamente possibile, la riapertura, in modalità provvisoria, delle aree attualmente interessate da cantierizzazioni».

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