Condannato a un anno, con interdizione dai pubblici uffici, per il reato di abuso atti d'ufficio. Cade l'accusa di peculato per il sindaco di Salerno Vincenzo De Luca. In mattinata l'accusa aveva confermato la richiesta di condanna a tre anni di reclusione per il sindaco e gli altri imputati nel processo per la nomina a project manager del suo capo staff Alberto Di Lorenzo in relazione alla vicenda della realizzazione del termovalorizzatore di Cupa Siglia a Salerno. I giudici hanno concesso la sospensione della pena.
Nel processo De Luca - candidato alle primarie del Pd per la presidenza della Regione - era imputato per abuso di ufficio e peculato insieme al capo staff Di Lorenzo e al dirigente del settore lavori Pubblici, Domenico Barletta.
Ad emettere la sentenza, dopo sei ore di camera di consiglio, è stato in serata il presidente della seconda sezione penale, Ubaldo Perrotta.
Dopo la condanna, infatti, in base alla legge Severino per De Luca scatterebbe la sospensione da sindaco che getterebbe una pesante ipoteca anche sulla questione delle primarie, oggetto di forti polemiche e divisioni nel partito.