Salerno, la procura al Riesame: «Sospendete Coscioni dall’Agenas»

Il gip di Salerno aveva respinto la misura interdittiva

Enrico Coscioni
Enrico Coscioni
di Petronilla Carillo
Mercoledì 27 Marzo 2024, 06:10 - Ultimo agg. 16:16
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La procura di Salerno ricorre al Riesame contro l’ordinanza con la quale il gip Piero Indinnimeo ha respinto la richiesta di interdizione dall’esercizio delle pubbliche funzioni nei confronti di Enrico Coscioni in qualità di presidente dell’Agenas, l’Agenzia Nazionale per i servizi sanitari Regionali.

La richiesta era stata presentata contestualmente all’altra richiesta di interdizione dall’esercizio della funzione medica per lui e per altri quattro sanitari del suo team dopo la morte del paziente Umberto Maddolo.

Per il gip «l’assenza di pericolo di inquinamento probatorio non appare incidente sull’esercizio del ruolo di presidente dell’ente» ma la procura non è dello stesso avviso. E, proprio in virtù di questa richiesta di Riesame, oltre dell'appello presentato  dalla difese di Coscioni e degli altri medici interdetti (Pietro Toigo, Gerardo Del Negro, Francesco Pirozzi ed Aniello Puca) sia contro l’ordinanza intedittiva e sia contro la seconda ordinanza di rigetto della revoca della stessa misura, il procedimento resta ancora aperto.

Come l’inchiesta per il decesso dell’anziano operato dal cardiochirurgo e dal suo team che non avrebbero adottato le procedure prevista dall’intervento e avrebbero anche dimenticato nel cuore del paziente una garza che, secondo quanto rilevato dal gip, sarebbe stata una concausa della morte di Umberto Maddolo.

Il giudice per le indagini preliminari ha emesso una ordinanza di rigetto della revoca della misura interdittiva per ciascun medico dopo l’interrogatorio di garanzia. Hanno tutti parlato, spiegato la propria posizione, raccontato le procedure adottate ma, secondo il gip, sarebbero emerse delle forti incongruenze dai loro racconti. Le ordinanze, dunque, sono state tutte secretate in attesa anche dell’esito dei due procedimenti aperti dinanzi ai giudici del Riesame. Ci sarebbero anche interessanti testimonianze di alcuni dei medici indagati che confermerebbero alcuni profili di responsabilità.

Sono quattro, ricordiamo, i profili di responsabilità riconosciuti dal gip a carico di Coscioni e della sua equipe. Innanzitutto le modalità di preparazione dell’intervento al quale viene sottoposto Maddolo (morto il 20 dicembre del 2021); quindi le scelte relativamente all’esecuzione dell’intervento; le modalità di esecuzione dello stesso, con riferimento anche all’aver lasciato nel cuore del paziente un lembo di garza; infine la gestione dell’evento critico che ha poi causato il decesso.

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Ora la parola passa ai giudici del Riesame mentre, all’attenzione della procura, c’è ancora il fascicolo sul decesso dell’anziano che potrebbe portare ad ampliare il numero degli indagati.

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