Casal Velino, operaio si trancia la gamba con il flex: salvo grazie a un intervento e 120 punti di sutura

Angelo Tomasco stava eseguendo lavori a un impianto elettrico presso una struttura balneare

La profonda ferita causata dall'incidente sul lavoro
La profonda ferita causata dall'incidente sul lavoro
di Carmela Santi
Mercoledì 19 Aprile 2023, 07:00 - Ultimo agg. 20 Aprile, 07:21
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Sfiorata la tragedia a Casal Velino. Angelo Tomasco, 35enne del posto, si è ferito gravemente ad una gamba mentre eseguiva dei lavori per la sua ditta di impianti elettrici ed idraulici. Il ragazzo nei giorni scorsi stava ultimando un impianto elettrico presso una nota struttura balneare di Casal Velino Marina, era intento a fare dei tagli con il flex, quando probabilmente a causa delle vibrazioni l’attrezzo elettrico gli è sfuggito di mano.

Il flex gli è finito addosso e la lama gli ha provocato una brutta lacerazione su tutto il muscolo femorale della coscia sinistra scatenando il panico tra i presenti. Il ragazzo si è ritrovato con la ferita profonda e il sangue che usciva copioso. Il primo a prestargli aiuto è stato il papà che aveva assistito impotente alla scena. L’uomo lo ha soccorso cercando di tamponare la ferita ed ha allertando subito i sanitari della centrale operativa 118 di Vallo della Lucania.

Sul posto in pochi ma interminabili minuti è arrivata un’ambulanza. I sanitari hanno prestato sul posto le prime cure allo sfortunato ragazzo per poi trasferirlo in codice rosso all’ospedale San Luca di Vallo della Lucania dove è stato sottoposto d’urgenza ad un delicato intervento chirurgico. La situazione era piuttosto preoccupante. Sono stati necessari centoventi punti di sutura per ricucire la profonda ferita alla coscia.

L’intervento è perfettamente riuscito e fortunatamente nell’incidente, la lama del flex non aveva provocato gravi danni alla femorale. Un miracolo per il giovane operaio.

Per la sua famiglia sono state ore di lunga attesa e di angoscia. Dopo l’intervento chirurgico l’operaio è stato ricoverato in osservazione nel reparto di chirurgia generale. Una brutta avventura per Tomasco. Da anni segue il papà nell’azienda di famiglia. Ha utilizzato il flex, decine, centinaia di volte. Quella mattina in pochi secondi ha rischiato di perdere la vita. Il flex è oggetto che, sebbene per gli artigiani sia di uso comune, va maneggiato con la massima cura. Non sono ammesse distrazioni. Ad Angelo è andata bene. Può raccontare cosa gli è accaduto e soprattutto ringraziare tutti coloro che gli hanno prestato soccorso. «Ringrazio - rivela pieno di emozione - mio padre per avermi subito soccorso. È stato al mio fianco fino a quando non sono arrivati i sanitari. Così come ringrazio i medici dell’ospedale San Luca di Vallo che mi hanno salvato la vita. Non dimenticherò mai quanto accaduto. Un momenti terribile che non auguro a nessuno».
 

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