Guerriglia urbana nell'Agro, stangata per gli ultras di Paganese e Casertana: arrivano i primi 15 Daspo

Il provvedimento riguarda 13 tifosi della Paganese e 2 della Casertana: match ed eventi vietati per un periodo che va da 5 a 10 anni. Il contatto tra i supporter delle squadre avversarie scatenò una guerriglia urbana con bus incendiato

Il bus in fiamme lo scorso gennaio
Il bus in fiamme lo scorso gennaio
di Nicola Sorrentino
Venerdì 14 Aprile 2023, 07:00 - Ultimo agg. 20 Aprile, 11:41
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Arrivano i primi Daspo per i 15 ultras (13 della Paganese e 2 della Casertana) arrestati a inizio aprile, per la guerriglia scoppiata il 22 gennaio scorso a Pagani, caratterizzata da scontri tra i sostenitori delle due tifoserie. Da ieri sono in via di notifica i primi provvedimenti del Questore, che hanno durata dai 5 ai 10 anni, comprensivi di prescrizioni e divieti in occasioni di eventi di natura sportiva. Sono quindici i provvedimenti destinati ad altrettanti tifosi, che pochi giorni fa hanno sostenuto gli interrogatori di garanzia dinanzi al Gip. 

Le accuse mosse - a vario titolo - sono detenzione e lancio di oggetti contundenti, esplosione di bombe carta, petardi e lancio di fumogeni verso i due bus dei tifosi ospiti, rissa, lesioni, devastazione e interruzione di pubblico servizio. La prossima settimana molti degli indagati - sono tutti ai domiciliari - discuteranno ricorso dinanzi al Tribunale del Riesame. Buona parte dei tifosi aveva fornito i propri chiarimenti al giudice, su quanto contestato. Un paio di loro, inoltre, avevano negato di essersi trovati sul luogo degli scontri. Altri invece avevano confermato la presenza, ridimensionando la propria posizione. L’indagine - non ancora conclusa - è condotta dal sostituto procuratore a Nocera Inferiore, Angelo Rubano, con il lavoro investigativo di polizia e carabinieri.  A gennaio scorso, il giorno dopo i fatti, furono arrestati i primi 9 ultras (7 paganesi e 2 casertani). Quel giorno, i due bus provenienti da Caserta furono costretti a cambiare itinerario, dopo che i militari registrarono la presenza di un gruppo di tifosi della Paganese, lungo via Tramontano e in altre strade attigue, pronti a consumare un agguato contro la tifoseria ospite. Giunti nel comune dell’Agro, da Sant’Egidio, i pullman furono presi d’assalto da circa 70 tifosi locali. Molti di loro erano incappucciati e armati di spranghe e altri oggetti contundenti. Le forze dell’ordine, con diverse manovre, riuscirono a tenere indietro gli ultras della Paganese. Quando poi quelli della Casertana uscirono in tempo dal pullman che prenderà fuoco, in ragione del lancio di un fumogeno, cominciò la seconda fase della guerriglia. Oltre al bus carbonizzato, furono danneggiate quattro auto dei carabinieri, un militare restò ferito ad una gamba ed un negozio, così come due tifosi ospiti, mentre un appartamento e un negozio andarono del tutto distrutti. L’identificazione degli ultras fu possibile grazie all’acquisizione di diversi video di sorveglianza comunali e privati, che ripresero gli indagati in due fasi, durante l’assalto al pullman e poi, durante il lavoro di contrasto delle forze dell’ordine. Così come la reazione, altrettanto grave, dei tifosi ospiti, indagati per gli stessi reati ipotizzati per gli ultras di Pagani. Mentre venivano scortati allo stadio, infatti, i casertani cominciarono a lanciare pietre e a distruggere le auto in sosta.
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