Covid, esce dalla quarantena e non trova
l'auto: rimossa nonostante il permesso

Covid, esce dalla quarantena e non trova l'auto: rimossa nonostante il permesso
di SImona Chiariello
Venerdì 12 Febbraio 2021, 06:40 - Ultimo agg. 13:19
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In quarantena dal 30 gennaio, esce di casa per rifare il tampone, ma non ritrova la sua auto, parcheggiata regolarmente sotto casa, sulle strisce blu con abbonamento per residenti. La donna crede di essere vittima di un furto, ma una volta contattati i carabinieri per sporgere denuncia scopre che la sua utilitaria è stata rimossa dal carroattrezzi per consentire i lavori sul manto stradale. «È una vera e propria beffa - spiega la signora - Già ho dato mandato di sporgere denuncia contro il Comune devono ripagarmi non solo del costo del carroattrezzi, ma anche dei danni morali che ho subito. Come me ci sono stati altri residenti che hanno subito il mio stesso trattamento. È impensabile, siamo in quarantena per covid e portano via la macchina senza neppure informarci». Il fatto è accaduto nella centralissima via Montefusco dove nei giorni scorsi sono stati eseguiti alcuni lavori sul manto stradale.

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Secondo le prime testimonianze, sarebbero diversi i residenti che avrebbero subito lo stesso trattamento. «Il 30 gennaio scorso sono risultata positiva al covid e per me è iniziata la quarantena - spiega - La mia auto era parcheggiata sotto casa sulle strisce blu, nel posto che mi è stato assegnato con l’ abbonamento per residenti.

Mercoledì sono stata chiamata dall’Asl per il tampone di controllo da fare all’area mercatale, ma quando sono scesa di casa non ho trovato più la mia auto. Ho pensato subito ad un furto. Ho contattato i carabinieri e da qui la scoperta davvero surreale. La mia macchina era stata portata via dal carroattrezzi per consentire lo svolgimento di lavori al manto stradale. Mi sono rivolta immediatamente ai vigili e ho potuto constatare che la stessa cosa era capitata ad altri residenti. Mi sono rivolta al mio avvocato per denunciare il Comune. Dovranno risarcire le spese, ma anche i danni morali. Non è possibile essere trattati così».

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