Ospedale di Sarno ed Università unite
per la formazione degli specializzandi

Ospedale Sarno
Ospedale Sarno
di Rossella Liguori
Venerdì 5 Marzo 2021, 13:05
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Ricerca, formazione sul campo, dialogo costante in un modello sanitario che vede al centro un focus di interazione, collaborazione e coordinamento. Stipulare specifiche convenzioni, come accaduto per l’Università degli Studi di Salerno e l’Asl di Salerno, in particolare per l’inserimento del servizio di Endoscopia del “Martiri del Villa Malta di Sarno” nella rete formativa della scuola di specializzazione in malattie dell’apparato digerente, è certamente un volàno per gli specializzandi, ma anche una nuova visione ospedaliera sulla quale il nosocomio sarnese e l’Asl di Salerno , col direttore generale Mario Iervolino, stanno lavorando. La convenzione sottoscritta ha durata di quattro anni, corrispondenti ad un ciclo di attivazione della Scuola, a decorrere dall’anno accademico 2020/2021 e può essere annualmente rinnovata.

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A parlarne è il responsabile di Endoscopia, Sergio Di Fenza. “La convenzione nasce dalla volontà di offrire ai futuri specialisti la possibilità di formarsi in strutture sanitarie del territorio.

Credo, come anche i miei colleghi universitari, che i giovani debbano formarsi potendo fare esperienza diretta sul come gestire i pazienti nelle circostanze più variegate e talvolta difficili, rapportandosi con gli altri medici dello stesso percorso formativo, amplificando così la conoscenza dei singoli casi clinici e delle tecniche. In branche mediche dove è l'operatore con la sua manualità a fare sì che sia possibile effettuare una corretta prestazione, è di fondamentale importanza la pratica continua. Dati i numeri di Sarno, ciò può permettere ai giovani medici di accumulare un bagaglio che li renderà buoni specialisti domani perché da noi vengono effettuate prestazioni di vario tipo, sia diagnostiche che operative. Il training endoscopico richiede costanza: le nuove metodiche endoscopiche, in virtù dell’elevato carattere di specializzazione scientifico-tecnologico, impongono una curva di apprendimento stabile e intensa ed una notevole competenza gestionale. Ciò richiede l’affiancamento di figure con skill specifiche, sia propriamente endoscopiche che paraendoscopiche. Il dialogo, unito allo studio, all’entusiasmo e all’esperienza, è fonte di innovazione, personale e strutturale”.

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