PalaSele, i grandi concerti
slittano all’anno prossimo

PalaSele, i grandi concerti slittano all’anno prossimo
di Luca Visconti
Domenica 10 Ottobre 2021, 06:10
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Sarà uno strano scherzo del destino, ma proprio nei giorni in cui il Governo vara le nuove regole per l’ingresso in teatri, cinema locali e palazzetti, con un aumento della capienza che va dal 60 al 100% per alcuni settori, la Anni60produzioni di Alfonso Troiano ufficializza le date dei concerti del Palasele che però slittano al prossimo anno, così come il musical Notre Dame de Paris, previsto il 26 novembre del 2022, ore 16 e 22, e l’indomani alle 17 e alle 21 (restano validi i biglietti acquistati in precedenza). I live al palazzetto di Eboli, in primis quelli, attesissimi, di Salmo, Negramaro, Sfera Ebbasta e Modà, partiranno da marzo (biglietti su Ticketone.it). 
IL NODO
Potrebbe sembrare un controsenso con le linee guida attuali, ma non è così: mettere in piedi diversi tour richiede un lavoro che parte un anno prima e il decreto del Consiglio dei ministri che sarà attuativo da domani non potrà certo far posizionare le lancette del tempo indietro e rimodulare date e contratti con artisti concordati tempo fa. Resta una questione di costi e ricavi ma soprattutto di una programmazione che non può certo navigare a vista, né accontentarsi di capienze maggiori, ma sempre limitate rispetto ai teatri, ai cinema ed ai musei. Non giova agli operatori del settore che hanno espresso perplessità in merito ai nuovi provvedimenti. Si guarda al futuro con ottimismo ma i grandi eventi non si possono improvvisare in poche settimane, come sottolinea Alfonso Troiano, che quest’estate ha portato a Paestum Fiorella Mannoia e Massimo Ranieri ed a Maiori Gianna Nannini, facendo diversi sold out. 
LA ROAD MAP
«Quanto stabilito giovedì scorso dal Governo è una road map verso il 2022 - spiega il patron di Anni60 produzioni - con la quale si tornerà alla normalità ed è quanto prevedevamo già: anche se non è quello che il settore chiedeva, è comunque un passo positivo.

Oggi almeno ci sono tutti i presupposti per essere certi che nei prossimi mesi la capienza verrà portata al 100% e quindi sappiamo, sin da ora, che le date programmate per il prossimo anno saranno sicure. A meno di contingenze straordinarie, se l’andamento della pandemia continuerà ad essere contenuta nei prossimi mesi come oggi, per la fine dell’anno si ritornerà ad operare con ogni posto disponibile. I nostri concerti non possono essere organizzati con una capienza al 60% quale quella prevista oggi nei palazzetti, perché sono eventi molto grandi e molto costosi, dove tutto è tarato sulla capienza piena di pubblico». Bisognerà aspettare, quindi, un completo ritorno alla normalità ma il comparto della musica live, nonostante una certa soddisfazione per le misure adottate, si sta dividendo, evidenziando una certa disparità di trattamento con altre strutture in cui la capienza sarà ampliata. « Da parte nostra - continua Troiano - non c’è nessuna delusione: eravamo già consapevoli che sarebbe stata questa la direzione presa e, anche se ieri fosse stato decretato il massimo della capienza per i palazzetti, non avremmo comunque potuto fare gli spettacoli, non solo perché parliamo di grandi macchine organizzative i cui allestimenti vanno programmati con larghissimo anticipo, ma anche perché lo stesso pubblico non è ancora pronto e ha bisogno di qualche mese di rodaggio per entrare nella consapevolezza che si sta tornando alla normalità». Uno sguardo al futuro, che anticipa la stagione di spettacoli che ci saranno al Palasele. «Partiremo l’8 marzo con Salmo - annuncia - il 16 aprile con i Negramaro, il 24 aprile salirà sul palco Sfera Ebbasta, il 28 maggio sarà la volta dei Modà ed il 26 e 27 novembre Notre Dame, mentre per i Pinguini Tattici Nucleari a breve comunicheremo le nuove date».

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