Covid a Salerno, focolai a Centola
e in Costiera ma terapie intensive vuote

Covid a Salerno, focolai a Centola e in Costiera ma terapie intensive vuote
di Sabino Russo
Mercoledì 3 Novembre 2021, 06:50 - Ultimo agg. 08:44
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In risalita il tasso di incidenza nel salernitano, che si attesta all’1,94 per cento. A determinare il balzo in avanti i due focolai attivi a Centola e in costiera amalfitana. Non si registrano, per fortuna, ricoverati in terapia intensiva. Sono 56, intanto, i tamponi positivi comunicati ieri dall’Unità di crisi della Regione, che porta così la conta complessiva dall’inizio della pandemia a quota 74mila 959. Continua, contestualmente, la campagna di vaccinazione, con la somministrazione della terza dose. Al momento, raggiunto l’85 per cento dei salernitani con almeno una inoculazione e il 75 per cento con due. 

Seppure i numeri siano in crescita, resta sotto controllo la situazione in provincia, al netto dei due focolai a Centola e in costiera amalfitana. Il tasso di incidenza (rapporto tra processati e quelli risultati positivi) è all’1,94 per cento, mentre in tutta la regione è del 2,44. Va meglio in città, dove si contano 41 positivi nell’ultima settimana e un’incidenza attuale dell’1,30 per cento. Le situazioni più a rischio si registrano in Costiera e a Centola, che ha avuto 47 positivi nell’ultima settimana, dopo un focolaio che si è acceso nella scuola, e un indice di incidenza del 15,41 per cento. È invece del 10 per cento il tasso che si registra ad Amalfi, con 27 positivi, mentre è del 9 per cento l’incidenza a Maiori, dove attualmente sono 20 i cittadini risultati positivi al covid. Da segnalare in provincia anche il caso di Padula, legato al focolaio di Centola, per un insegnante che si spostava tra i due comuni: a Padula ci sono attualmente 12 positivi, con un’incidenza del cinque per cento.

Sotto controllo e in perfetta media l’agro nocerino sarnese, da sempre uno dei territori più a rischio, per l’alta densità abitativa. Si è chiuso con un saldo complessivo di 1613 casi il mese di ottobre, di cui 644 la scorsa settimana, 415 la precedente, 179 registrati in quella prima, 180 della terza settimana del mese, i 187 della precedente e i 272 di quella a cavallo tra settembre e ottobre. A settembre sono stati 1538 i casi. Sono 56 i tamponi positivi comunicati ieri dall’Unità di crisi della Regione, che porta così la conta complessiva dall’inizio della pandemia a quota 74mila 959. Diminuiscono i nuovi positivi e cala anche la curva dei contagi in Campania, complice l’ormai tradizionale frenata dei tamponi nei giorni festivi. Numeri alla mano, il virus fa registrare altri 248 positivi, su 11mila 491 tamponi esaminati, 106 in meno, con 2mila 906 tamponi processati in meno. In percentuale, significa che è positivo il 2,16 per cento dei test, poco più di ieri, quando il tasso di positività era al 4,12 per cento. Se sale a 8mila 73 il numero di vittime, con i dieci decessi contabilizzati ieri, cresce anche il numero dei ricoveri ospedalieri: 269 ricoverati con sintomi, dieci in più, e 22 malati in terapia intensiva, tre in più.

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Continua, nel frattempo, la campagna di vaccinazione per la terza dose. Chiunque abbia più di sessant’anni e abbia ricevuto la seconda dose da sei mesi può recarsi nei centri vaccinali. L’azienda sanitaria sta procedendo a somministrare la terza dose anche a tutto il personale sanitario, ai fragili anche al di sotto dei sessant’anni, e alle forze dell’ordine. In questo momento la terza dose prevede la somministrazione di Pfizer o nel caso di Moderna, come è stato chiarito recentemente, viene somministrata mezza dose. In tutta la provincia, l’85 per cento della popolazione ha già ricevuto almeno una dose di vaccino e il 75 per cento anche due dosi. Le terapie intensive sono al momento completamente vuote. I due decessi registrati negli ultimi giorni, in provincia di Salerno, sono da attribuirsi a persone con patologie gravi. 

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