Trattori fermi in sit-in permanente, la protesta si allarga: «Marceremo su Salerno»

Scaduti i permessi per manifestare al Pastena di Battipaglia I mezzi spostati vicino al cimitero inglese: «Non ci fermiamo»

La protesta dei trattori
La protesta dei trattori
di Laura Naimoli
Venerdì 9 Febbraio 2024, 06:56
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Trattori in presidio stabile in un terreno privato a Pagliarone, di fronte al cimitero inglese. La protesta di agricoltori e allevatori non si arresta. Dopo il presidio svoltosi lo scorso fine settimana a Battipaglia, nel piazzale antistante lo stadio Pastena, i trattori della protesta sono stati costretti, per una questione di autorizzazioni scadute sul suolo pubblico, a spostarsi tra Montecorvino Pugliano e Pontecagnano Faiano, in un terreno privato messo a disposizione della causa da Michele Conte, agricoltore della zona. Numerosi i contatti avuti con altri gruppi di diverse province della Campania e delle altre regioni del sud. 

Si attendono autorizzazioni della Prefettura per marciare su Salerno. «Non abbiamo intenzione di mollare la presa anzi, la protesta coinvolge un numero sempre maggiore di lavoratori del comparto agricolo e questo ci spinge a credere che siamo sulla strada della ragione - spiega Michele Conte che prova a guardare con fiducia al futuro - Abbiamo deciso, dopo che erano scaduti i permessi per il suolo pubblico di Battipaglia di trasferisci: il terreno è di mia proprietà e la collocazione ci permette di essere visti facilmente, così abbiamo l'opportunità di continuare a sensibilizzare chiunque passi su quella strada, riguardo una problematica che non investe solo noi lavoratori, ma anche tutti i cittadini, i consumatori e le famiglie. Abbiamo richiesto i permessi per manifestare all’interno della città, fino al palazzo della Prefettura. Attendiamo la risposta del prefetto, per organizzare un corteo ordinato e in piena sicurezza per tutti. La questione va ben oltre il rincaro delle materie prime e del gasolio - aggiunge - tutti paghiamo per questo, non solo chi alleva o lavora la terra. Il nocciolo della questione riguarda la sovranità alimentare: né l’Europa né nessun altro può imporci cosa mettere a tavola, né possono dirci cosa e come allevare o coltivare. Distruggono la nostra filiera, fatta di eccellenze, per favorire gli altri Paesi. È davvero assurdo». 

Intanto, questa sera, nell’aula consiliare del Comune di Eboli si terrà un consiglio comunale sul tema, convocato in via straordinaria dal sindaco Mario Conte. Parteciperanno molti sindaci del territorio tra cui quelli di Pontecagnano, Bellizzi e Battipaglia.

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«Siamo già riusciti ad ottenere un buon risultato. In Regione, si è aperto un tavolo di trattative che ci lascia ben sperare. Segni di apertura anche da Caserta. In attesa dell’incontro a Roma del prossimo 15 febbraio continueremo a sensibilizzare tutti su questa causa. Apprezziamo la disponibilità del Comune di Eboli. I trattori restano schierati mentre una delegazione di agricoltori e allevatori sarà al consiglio comunale». 
 

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