Salernitana, per i conti granata la B non è un affare

Sembra inevitabile l'iniezione di nuova liquidità

Danilo Iervolino
Danilo Iervolino
di Alfonso Maria Avagliano
Martedì 12 Marzo 2024, 08:41 - Ultimo agg. 13:50
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Stagione 2024/25: ventisei giocatori vincolati ai granata, tre in forse, qualcuno da poter utilizzare per far cassa e ricalibrare la rosa alla Serie B dal punto di vista tecnico e finanziario. Si ripartirà da lì. Anzi, da qui e ora. Il futuro è nella gestione del presente.

L'impatto della retrocessione ormai prossima rischia di essere serio e sembra inevitabile l'iniezione di nuova liquidità per allestire un gruppo (compresa l'impalcatura extra campo) in grado di tornare subito in A. Il paracadute attenuerà le difficoltà ma non tutte: servirà comunque l'intervento del presidente per coprire il deficit patrimoniale immaginabile anche nel prossimo bilancio. L'anno scorso la Salernitana chiuse a -29 milioni, cifra che potrebbe migliorare di poco.

È bene precisare che le perdite sono una cosa e i debiti (totalmente nella norma negli ultimi conti) ben altra. Quanto dovrà sganciare Iervolino entro il 30 giugno? Almeno 15 milioni, dopo i 5 di dicembre per favorire lo sblocco dell'indice di liquidità in vista del mercato.

Questo perché il paracadute sarà incassato nel 2024/25 ed "entrerà" nel bilancio corrispondente; peraltro saranno utilizzabili solo 20 dei 25 milioni che la Bersagliera riceverà, visto che un 10% quindi 2,5 milioni va versato alla Lega B a titolo di contributo di solidarietà quale neoretrocessa e un ulteriore 10% va impegnato a garanzia del conto trasferimenti in Lega per il 2025/26. Ai 20 milioni vanno poi abbinati i 5-6 di diritti tv (altro che i 30 della massima divisione), gli introiti da botteghino (che scenderanno rispetto ai circa 9 della Serie A) e quelli da sponsorizzazioni, anch'essi prevedibilmente in discesa. Insomma, retrocedere non è un affare.

Per aggiustare i conti servirà abbassare il monte ingaggi, oggi attorno ai 45 milioni lordi, ad una cifra adeguata al totale delle potenziali entrate di cui sopra. Gran parte dei calciatori sul contratto ha riduzioni automatiche degli stipendi in caso di retrocessione che vanno dal 10 al 30%: a titolo esemplificativo, quello di Dia scenderebbe da 2,3 a 2 milioni lordi.

Non quello di Bonazzoli (2,9 lordi, il secondo più pagato della rosa). Per effetto di ciò, con conto da salumiere e immaginando, il monte ingaggi si attesterebbe attorno ai 28 milioni a cui aggiungere nuovi acquisti, staff tecnico e dirigenziale (tutti in scadenza). Per alcuni singoli è in essere una clausola in favore del club che consentirebbe di rescindere pagando al giocatore una penale che ad esempio per Candreva, colui che guadagna di più con i suoi 3,5 milioni lordi annui, è di 400mila euro netti. Ne hanno di simili (150mila circa) pure Gyomber e Legowski, tra gli altri. Nel caso di Stewart si può troncare gratis (sebbene i costi a lui riferibili siano marginali; è costato 350mila euro tra cartellino, ingaggio e commissioni).

Dall'1 luglio tra conferme e rientri da prestiti, se non interverranno rinnovi o cessioni la Salernitana avrà a disposizione i portieri Fiorillo (scadenza 2025) e Sepe (2026), i difensori Bronn, Gyomber, Motoc e Pasalidis (tutti 2025), Bradaric e Sambia (2026) e Pirola (2027), i centrocampisti Antonio Iervolino (2025), Coulibaly, Iannoni, Legowski, Kastanos e Maggiore (tutti 2026), i trequartisti Jimenez e Candreva (2025), gli attaccanti Bonazzoli, Tchaouna, Dia, Mikael, Sfait, Stewart e Valencia per ancora due anni; ne restano tre a Ikwuemesi, uno a Simy. Daniliuc (2026), Lovato (2027) e Mamadou Coulibaly (2025) potrebbero essere riscattati rispettivamente da Salisburgo, Torino e Palermo e portare un po' di soldi (7 milioni per l'austriaco, 6 per l'ex Cagliari, 700mila euro per il senegalese).

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Bohinen, invece, è già del Genoa per i 2 milioni del riscatto obbligatorio in caso di salvezza del Grifone, ormai cosa fatta. In scadenza a giugno Ochoa, Costil, Boateng, Fazio, Manolas ai quali difficilmente saranno rinnovati i contratti. Torneranno alle rispettive società per fine prestito Pellegrino, Pierozzi, Zanoli, Basic, Gomis, Martegani, Weissman e Vignato; difficile si decida di riscattarli. Il mercato di gennaio non è stato "attivo" come ci si aspettava: la Salernitana pagherà grosso modo la stessa cifra che le sarebbe toccata trattenendo i ceduti (circa 6 milioni). Il recente mea culpa di Sabatini: «Mi sono appoggiato a operazioni che pensavo si chiudessero in fretta, invece si sono diluite nel tempo. Ho lasciato la squadra sguarnita perché nel frattempo ho ceduto dei difensori e non ho portato tempestivamente i sostituti. Professionalmente è stata una carenza che ha scontato Inzaghi più di ogni altro».

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