Alfano, festeggiamenti per S.Sofia: il vescovo al basso entusiasma la piazza

«È la prima volta che suoniamo con un vescovo. Rimarrà nella nostra storia», hanno detto emozionati i Teppisti dei Sogni

Monsignor Calvosa al basso
Monsignor Calvosa al basso
di Antonietta Nicodemo
Venerdì 17 Maggio 2024, 07:00
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A sorpresa è salito sul palco, ha imbracciato un basso ed ha iniziato ad eseguire, assieme a i Teppisti dei Sogni, il branco “Piccolo Fiore”, pezzo storicodella band. Ad Alfano durante la festa per Santa Sofia, il vescovo della Diocesi di Vallo della Lucania, monsignor Vincenzo Calvosa, si è lasciato travolgere dalle emozioni e dall’allegria della piazza e, senza esitare, ha accettato l’invito ad esibirsi, lanciatogli dal palco direttamente dal gruppo, che in altre occasioni aveva conosciuto il prelato.

Prima che Tony cedesse lo strumento al vescovo, Calvosa ha raccontato il suo trascorso artistico, per spiegare come mai sapesse suonare. «Da giovane ho imparato ad utilizzare il clarinetto, però seguivo costantemente le prove di una orchestra di liscio del mio paese, Laino Borgo, perché mi è sempre piaciuto rubare i mestieri, come un artigiano. Forse perché mio padre era un bravo falegname. Un’estate - ha ricordato il vescovo - il bassista ha dovuto lasciare l’orchestra e mi fu chiesto di sostituirlo. Dissi di sì, partendo dal presupposto che qualcosa avevo appreso spiando durante le prove e che i brani per il liscio non sono complicati da eseguire. Andò tutto bene. Con quella orchestra feci alcune stagioni.

Ma questo è accaduto quarant’anni fa».

Come allora il vescovo, con grande disinvoltura, ha conquistato la scena prendo il basso ed esibendosi con la storica band italiana. «È la prima volta che suoniamo con un vescovo. Rimarrà nella nostra storia», hanno detto emozionati i Teppisti dei Sogni.

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Dal pubblico qualcuno ha urlato: «Avete suonato con il prossimo Papa», e questo è il sogno della comunità della Diocesi vallese, che fin dal giorno dell’insediamento del prelato, apprezza la spontaneità, la semplicità, l’umiltà e il sorriso con cui Calvosa anima i continui e costanti incontri nelle parrocchie. Per loro è proprio un “Piccolo Fiore”.

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