Vandali a largo Barbuti,
saccheggiate le fioriere

Vandali a largo Barbuti, saccheggiate le fioriere
di Barbara Cangiano
Lunedì 5 Luglio 2021, 06:50 - Ultimo agg. 14:12
4 Minuti di Lettura

Puntuali, come ogni estate da ormai qualche anno a questa parte, i vandali sono tornati in azione in largo Barbuti. La storica rassegna teatrale promossa dalle sorelle Chiara e Rossella Natella, eredi della tradizione del papà Peppe non è ancora partita (bisognerà aspettare il 27 luglio), ma nella piazzetta del centro storico, che l’amministrazione ha scelto di concedere a gruppi e compagnie penalizzate da mesi di fermo a causa del Covid, è ripreso il braccio di ferro con chi rema contro cultura, bellezza e vivibilità. Sabato, nella pausa pranzo, approfittando del silenzio, qualcuno ha ben pensato di distruggere tutti i vasi posti per delimitare le sedute e rendere più gradevoli concerti e spettacoli teatrali. I fiori sono stati selezionati con cura e portati via, dopo aver seminato terriccio ovunque e danneggiato il tendone del palco. 

«Siamo esasperati - sbotta Chiara Natella - Viviamo una situazione fuori dal normale».

Immediata la denuncia ai carabinieri, seguita da una richiesta ai vigili urbani di poter visionare i filmati delle telecamere di videosorveglianza per individuare i colpevoli. «Non è il gesto in sé, sul quale pure ci sarebbe da discutere - continua Natella - Il problema ha radici più lontane perché sono ormai anni che in questo luogo si è persa la pace». Spaccio, risse, atti vandalici sono infatti all’ordine del giorno. «Durante la manifestazione Salerno Letteratura siamo stati costretti a sollecitare l’intervento delle forze dell’ordine perché c’erano ragazzini nei vicoli che si bucavano. E sono gli stessi che, dopo una certa ora, perdono il controllo e creano disagio ai residenti. L’altra sera mia sorella è dovuta intervenire perché c’era un minorenne che tormentava una sua coetanea. Ormai siamo in ostaggio». E ostaggio è la parola che si ripete con maggiore frequenza anche nelle testimonianze dei residenti, logorati dall’assenza di un intervento risolutivo. «Non parliamo di pericolosi criminali - insiste Natella - ma di bande di giovanissimi, spesso ubriachi e drogati, che fanno il bello e il cattivo tempo. Purtroppo servirebbe un servizio di controllo del territorio dopo mezzanotte, perché è quella la fascia oraria a più alto rischio, ma è proprio il momento in cui la città viene lasciata allo sbando». Da oltre un anno gli abitanti della zona, insieme al comitato territoriale Salerno Mia, denunciano l’escalation di inciviltà di un luogo dove, nonostante la presenza delle telecamere di videosorveglianza, sembra non esserci alcuna possibilità di ripristinare la legalità.

«L’estate scorsa e anche durante l’ultimo lockdown, abbiamo trovato tracce di droga e abbiamo fatto tutte le necessarie segnalazioni - racconta Paolo, che abita a pochi metri dal larghetto - Senza considerare i tappeti di cicche e lattine, bottiglie e scarti alimentari, se non addirittura sacchetti di immondizia lasciati a marcire al sole per giorni». Inciviltà a parte, «l’emergenza più preoccupante è data dal fatto che queste bande di ragazzini sono saturi d’alcol a tutte le ore. L’ultima ordinanza regionale emessa dal presidente De Luca non viene rispettata in nessun angolo del centro storico - insiste Rosa, un’altra residente - Girano con le bottiglie in mano indisturbati. Si ubriacano da stare male e quando non urlano, vomitano o diventano violenti nei confronti dei loro stessi coetanei. Siamo costretti a chiamare le ambulanze del 118, perché di tanto in tanto qualcuno si sente male e viene abbandonato dai compagni sul ciglio della strada. È un problema sociale innanzitutto, perché non credo che siano soli al mondo o che nessuno si accorga di quello che accade». Intanto le piantine verranno risistemate per non lasciare sguarniti i vasi, andati distrutti, e per non darla vinta a chi vorrebbe la piazza vuota. Non si tratta di un caso isolato: meno di un mese fa lo stesso era accaduto da Tasteland, l’enoteca di via Mercanti. E puntualmente anche le decorazioni floreali di Domo, al Tempio di Pomona, finiscono nel mirino dei ladri. «Avere una città pulita, profumata e fiorita, significa richiamare turisti e invitarli a tornare - taglia corto Antonia Baldi, commerciante - Invece evidentemente ci meritiamo questo squallore».

© RIPRODUZIONE RISERVATA