Medea al teatro grande degli scavi di Pompeii theatrum mundi

Federico Tiezzi torna a Pompei due anni dopo «Il Purgatorio»

Laura Marinoni è Medea
Laura Marinoni è Medea
di Luciano Giannini
Venerdì 30 Giugno 2023, 11:00
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Un anno di preparazione; la prestigiosa committenza dell'Inda, l'Istituto nazionale del dramma antico; un cast di eccellenza, con Laura Marinoni nel ruolo del titolo; un regista di caratura internazionale come Federico Tiezzi. E i risultati si vedono: «Lo spettacolo ha debuttato il 12 maggio al teatro greco di Siracusa e in una ventina di repliche ha raccolto circa 100.000 spettatori. Incredibile! Il più visto, in assoluto, nella storia dell'Inda».

Tiezzi è stanco ma visibilmente soddisfatto. Sulle ali del successo siciliano, «Medea» di Euripide, da lui diretto, arriverà domani e domenica sera, sold out in prevendida, al teatro grande degli scavi, nell'ambito di «Pompeii theatrum mundi», dove il regista ritorna due anni dopo «Il Purgatorio».

In scena, al fianco della protagonista, saranno Debora Zuin, Riccardo Livermore, Roberto Latini, Alessandro Averone, Luigi Tabita, Sandra Toffolatti, Francesca Ciocchetti, Simonetta Cartia, più il coro. Tiezzi: «È una compagnia mirabile; unisce attori esperti e giovani, che sanno recitare e cantare. Li ho presi dalla scuola dell'Inda, tra le migliori in Italia».

«Di pietra» la definisce Euripide. È la nipote del dio Sole e della maga Circe. È Medea, uno dei simboli femminili che ha più ispirato artisti, poeti e scrittori nel corso dei secoli; colei che si fa vessillo del proprio sesso al grido di «e poi noi siamo donne,/ le creature tra tutte meno capaci di gesti nobili,/ e artefici espertissime di tutti i malefici»; anche quello di uccidere i figli, dopo aver disciolto nello stesso fuoco distruttore, grazie al magico mantello di morte, Creonte e la figlia Glauce, promessa sposa del suo Giàsone; una strega, diremmo oggi, soprattutto quando ama e il proprio uomo la tradisce.

Tiezzi ha trasportato il mito nel Novecento: «Ho dato alla tragedia un tono di dramma borghese, alla Ibsen, per intenderci. I suoi umori sono percepibili sia nella scenografia, sia nella recitazione». Ma c'è un'altra lettura dell'opera, che rende questo allestimento memorabile: «L'incontro di Medea con Giàsone in Colchide, dove l'argonauta era stato inviato per conquistare il portentoso vello d'oro, si trasforma in scontro, non soltanto tra esseri umani, ma tra civiltà. Medea incarna una cultura tribale, quella del disordine dionisiaco; Giàsone le dice: io ti ho portato da un mondo senza leggi a un altro che è da esse regolato. Sei una barbara e ti ho donato la civiltà». La sua Colchide - riflette Tiezzi - può essere l'inconscio collettivo, certo, ma anche un luogo in cui la violenza è quella della natura. Appartiene all'ordine delle cose. Giàsone, al contrario, rappresenta una violenza simbolica, oggi potremmo definirla neocapitalistica, quella di un mondo che appare accogliente, ma poi sottopone con ferocia alle proprie regole gli immigrati, i barbari come Medea, espunta dal tessuto sociale quando non serve più, perché c'è Glauce a prendere il suo posto. Questo forte elemento di scontro ha sedotto gli attori e lo spettacolo ha funzionato». 

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Scenografia? «È post-ibseniana; primi del Novecento, l'epoca di Freud. Anche i costumi evocano il secolo. Soltanto quello di Medea porta impresso il segno delle radici tribali e del suo totem, un uccello». Musiche? «Sono di Sivia Colasanti, compositrice contemporanea. L'ho scelta perché volevo dar lustro alla tradizione di Siracusa, che nel corso degli anni ha invitato a scrivere per le sue rappresentazioni classiche artisti insigni come Zandonai, Pizzetti, Malipiero, Petrassi, Theodorakis... Silvia ha composto un corale di bambini che accompagna con intense suggestioni la traiettoria dello spettacolo».

E, ora, Pompei: «Dal mondo greco a quello romano. Il teatro è più raccolto. Stiamo lavorando da oltre una settimana per adattare l'allestimento a un palcoscenico più ridotto, ma non meno affascinante. Tranquilli: l'atmosfera del mondo classico è salva». 

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