Benevento-Cittadella, Cannavaro: «Dobbiamo tornare a vincere in casa»

Scelte obbligate in difesa con le assenze di Letizia ed El Kaouakibi

Fabio Cannavaro
Fabio Cannavaro
di Oreste Tretola
Sabato 10 Dicembre 2022, 16:37 - Ultimo agg. 16:49
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L’obiettivo è chiaro, tornare a vincere in casa dopo quasi quattro mesi. Fabio Cannavaro non si nasconde: «Ultimamente fatichiamo troppo, vincere è importante – ha detto il tecnico nella conferenza di presentazione del match di domani - Il Cittadella è una squadra fastidiosa, bisogna ragionare tanto. È la squadra prima per il recupero dei palloni e per duelli vinti. Dobbiamo essere molto freschi di testa, senza avere fretta perché si può vincere al novantesimo. Dovremo essere bravi a evidenziare i loro limiti».

Per i giallorossi sarà la terza partita in sette giorni: «Siamo allenati a giocare. Due giorni sono pochi per il recupero, penso che alla fine sia solo una questione di testa. Il resto passa in secondo piano. Mi aspettavo qualche acciacco. Ci può stare. Abbiamo speso molto nelle ultime due partite.

Dobbiamo capire che questa è una stagione particolare, figlia di determinate situazioni e adesso dobbiamo cercare di metterla a posto. La classifica non è bellissima, dobbiamo fare punti: questo è ciò che mi preoccupa». 

L’unico rientro potrebbe essere quello di Frederic Veseli, fuori da ottobre per un infortunio al ginocchio: «Non siamo fortunati con questi episodi. Letizia farà gli accertamenti, speriamo che non sia nulla di grave, sono più fiducioso perché l'ho visto camminare stamattina. Veseli sta meglio, l'idea è quella di portarlo in panchina. Negli ultimi giorni ha dato buone risposte. Vediamo se riusciamo a dargli minuti. Per il resto Ciano sta recuperando, Leverbe e La Gumina hanno problemi muscolari ma penso che nel giro di dieci giorni potranno essere risolti».

Le assenze di Letizia ed El Kaouakibi riducono di molto le alternative in difesa per Cannavaro: «Ci sono altre possibilità in difesa, non è scontato che Improta giochi a destra. È un calciatore che tanti allenatori vorrebbero avere perché si adatta bene. Aspettiamo domani mattina. Forse ho sbagliato a dare ad Acampora novanta minuti col Palermo. La settimana scorsa era molto stanco, adesso sembra che abbia recuperato. Non ha i novanta minuti nelle gambe, ma sicuramente è un calciatore fondamentale. Ho tanti calciatori, scelgo in base a ciò che vedo. Tutti devono essere concentrati, non a caso do la formazione all'ultimo senza fargliela capire durante la settimana. Ho l'esigenza di far capire a tutti che può giocare chiunque». 

Il trainer si è soffermato anche sull’apporto di alcuni singoli che sono stati decisivi per la vittoria di Parma: «Ho parlato spesso con Forte. Sicuramente vive di gol come tutti gli attaccanti. Col Parma è stato bravo a fare determinati movimenti, avere due calciatori come Tello e Farias alle spalle è tanta roba per un attaccante. A volte ho dovuto cambiare sistema e formazione, non perché sia pazzo ma perché si analizza il momento. A Parma hanno fatto bene, ma soprattutto mi è piaciuto che hanno ragionato. Ho visto gente tornare dal sudamerica e giocare in meno di 24 ore. Glik è un professionista. È stato bravo, per noi si è rivelata una presenza molto importante. Mi aspettavo questo. Simy è un fenomeno dal punto di vista mentale: è un ragazzo straordinario. Negli ultimi due anni non ha mai fatto quattro partite di fila, quindi non voglio correre il rischio di buttarlo dentro per poi perderlo. E' un ragazzo intelligente, dobbiamo recuperare lui così come tutti gli altri. Viviani non giocava da gennaio scorso. Sono situazioni che ho ereditato e devo essere bravo a gestirle: ho grande disponibilità da parte dei ragazzi. Con me giocano tutti. Paleari è un portiere importante. Lui prima era abituato a toccare molte palle. La difficoltà sta quando ti tirano una volta in porta».

Cannavaro ha commentato anche l’episodio del rigore molto dubbio fischiato al Parma: «Spero solo sia stato un errore in buonafede. Non voglio pensare sia tutto figlio di quanto accaduto a Reggio».

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