Salernitana, l'allarme di Sousa: «Sul mercato siamo indietro»

Messaggio a De Sanctis: «Mi aspettavo innesti più velocemente»

L'abbraccio dopo il gol di Pasquale Mazzocchi
L'abbraccio dopo il gol di Pasquale Mazzocchi
di Alfonso Maria Avagliano
Giovedì 20 Luglio 2023, 09:40 - Ultimo agg. 13:09
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Bum. Pur con la pacatezza lusitana, le parole di Paulo Sousa hanno il suono di un pugno che batte sul tavolo. «Già in questa settimana mi aspettavo dei giocatori importanti. Sulla composizione della rosa siamo indietro». Chiarissimi i messaggi pubblici inviati dal trainer a Morgan De Sanctis e alla proprietà al termine della prima sgambata in ritiro contro la Folgore Delfino Curi Pescara. Poche indicazioni dal 4-2-3-1 e dal 3-0 rifilato ai dilettanti abruzzesi (Eccellenza), tante le riflessioni dopo le dichiarazioni del dopopartita di Rivisondoli.

Dieci giorni fa l'allenatore aveva dato come priorità «la sostituzione di Piatek e Vilhena, che l'hanno scorso hanno giocato molto con me», ora sottolinea con più forza la necessità di accelerare sul mercato: «Il direttore sta facendo un gran lavoro, so che ha molta difficoltà.

Nei ruoli in cui abbiamo bisogno e che abbiamo stabilito mi aspettavo innesti molto più velocemente di quello che si è poi verificato. Lui lo sa, per presentarci bene all'inizio del campionato i rinforzi devono arrivare quanto prima». 

Tra una settimana inizierà la seconda fase del precampionato a Fiuggi. «Sono molto soddisfatto dell'atteggiamento dei ragazzi, finora ho visto grande disponibilità e voglia di esprimere le idee generali. Non abbiamo lavorato molto sui dettagli perché mancano ruoli importanti in cui dover andare sulla specificità», l'altra stoccata dell'allenatore, che ieri sera ha riabbracciato Lovato: «Sulla difesa a quattro dobbiamo lavorare meglio per allineare tutti gli interpreti sui concetti. Stesso dicasi per la linea a tre. Da oggi possiamo sistemare meglio le sessioni di lavoro». Pochi carichi atletici tradizionali. Con il preparatore Lluis Sala c'è quasi sempre pallone. Ma non è detto che non sia allenante, anzi.

«La nostra metodologia è particolare, la maggioranza dei ragazzi non è abituata. Fin dal principio abbiamo proposto continuamente esercizi di possesso palla perché crediamo in questo e pianifichiamo le sessioni sull'idea di gioco che vogliamo. Gli stimoli muscolari e meccanici vanno calibrati su ciò che va fatto in partita», spiega Sousa. Fa caldo anche a Rivisondoli. «Questo influisce negativamente. Non riusciamo a recuperare energie, né a dormire di notte e ciò provoca maggiore stanchezza aggiunge il mister I calciatori con cui stiamo lavorando sono al livello fisico a cui miravamo. Solo Bohinen e Daniliuc hanno avuto infortuni e non riusciamo a inserirli in sedute che comportino sviluppo di condizione e di gioco. Devono recuperare».

Contro i pescaresi, sotto gli occhi dell'ad Milan e ovviamente del diesse, Sousa ha proposto il 4-2-3-1 per larghe fette di partita, chiudendo negli ultimi 20' col 3-4-2-1. Formazione iniziale da destra con Sambia, Fazio, Motoc e Mazzocchi davanti a Fiorillo, il giovane Iervolino e Mamadou Coulibaly in mediana, l'altro baby Sfait, Maggiore e Boultam a sostegno di Valencia. Ritmi bassini, cileno poco nel vivo ma comunque protagonista nello stacco di testa che ha propiziato la respinta del portiere avversario e la ribattuta vincente di Boultam per l'1-0 (16'). Mazzocchi arrotonda accentrandosi da sinistra e bucando l'estremo avversario con un rasoterra sul suo palo (25'), poi è girandola: Pirola dentro nel quarto d'ora finale del primo tempo in luogo di Motoc, poi nella ripresa spazio a De Matteis tra i pali, Mantovani e Bradaric terzini, Gyomber e Bronn in mezzo alla difesa, Lassana e Maggiore a centrocampo più Kastanos, Candreva e Sfait dietro Valencia. Tris del cipriota in apertura di frazione. Un quarto d'ora in chiusura per Botheim: sue le occasioni più ghiotte per arrotondare, si è fatto ipnotizzare dai giovanissimi portieri avversari che si sono avvicendati nel finale. Sempre al palo Bonazzoli e Sepe, inseriti in distinta solo pro forma. Discrete indicazioni dal volenteroso baby Sfait ('04), unico in campo 90' assieme a Maggiore. Così l'ex spezzino a fine gara: «L'unica cosa che per me conta, dopo un anno con tanta sfortuna, è avere la possibilità di giocare di più. Io più mezzala a tre? Penso di saper fare anche il centrocampista a due se trovo la condizione migliore». Di lui Sousa disse che «è un giocatore intelligente». C'è ancora spazio per Maggiore a Salerno? Il tecnico ha ribadito la stima nei primi dialoghi del 2023-24? «Con lui parliamo esclusivamente del campo, mi alleno nel modo giusto e ci sarà modo di interagire con la società in queste settimane per avere idee sul futuro. Qui sto benissimo. Ho testa al 100% sulla Salernitana».
 

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