Avellino: Rastelli, esonero ma soldi assicurati sino al 2025

Clausola particolare per l'ex tecnico biancoverde

Massimo Rastelli
Massimo Rastelli
di Marco Ingino
Mercoledì 13 Settembre 2023, 11:31 - Ultimo agg. 14:57
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Esonerato l'ex azzurro Massimo Rastelli, arriva sulla panchina dell'Avellino un altro ex del Napoli, Michele Pazienza. Sono bastate appena due partite, due sconfitte, tre reti incassate e nessuna realizzata per il redde rationem all'ombra del Partenio. Il club guidato dal presidente, Angelo D'Agostino, e dal direttore dell'area tecnica, Giorgio Perinetti aveva messo in piedi un progetto ambizioso, rivoluzionario e costoso, affidato a Massimo Rastelli, allenatore che in Irpinia aveva firmato l'ultima promozione in B nel 2013. Un remake che, dopo una fiammata iniziale, si è rivelato fallimentare già dallo scorso gennaio con una salvezza risicata e tante polemiche legate al suo contratto ereditato dal Pordenone. Un anno fa, infatti, per convincere lo scettico Rastelli a strappare il vincolo pluriennale che aveva con il club friulano, il presidente D'Agostino concordò con l'allenatore di Pompei un contratto biennale blindato da una clausola con tanto di premio di consolazione in caso di esonero: l'accordo prevedeva il prolungamento di un anno fino a giugno 2025 in caso di interruzione anticipata.

Premio che ieri mattina, all'atto dell'esonero deciso dopo la nottata di riflessione dalla dirigenza, è scattato automatico per Massimo Rastelli, il vice Dario Rossi, l'assistente tecnico Marco Cossu e il preparatore atletico Fabio Esposito. Unico componente dello staff a fare eccezione è stato il preparatore dei portieri David Dei che, arrivato questa estate, aveva rifiutato sua sponte il bonus. Conti alla mano si tratta di un bagno di sangue di almeno 800mila euro lordi. «Al di là dell'aspetto economico - ha commentato il presidente D'Agostino - mi dispiace sotto il profilo umano e dei risultati. Rastelli l'avevamo confermato perché credevamo in lui ma il campo ci ha indotti a correre ai ripari onde evitare di perdere altro terreno».

Concetto ribadito da Giorgio Perinetti: «Le due sconfitte ci possono stare ma non con queste modalità. Purtroppo la squadra ha denotato delle difficoltà oggettive nel gioco e abbiamo deciso di intervenire. Adesso è davvero il caso di dire che ci vuole tanta pazienza».

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Riferimento esplicito a Michele Pazienza, ex allenatore di Pisa e Audace Cerignola, che con Massimo Rastelli ha in comune un passato con la maglia del Napoli. Il 41enne allenatore di San Severo, già giunto in città, questa mattina dirigerà il suo primo allenamento dopo che ieri la squadra è stata affidata a Raffaele Biancolino, tecnico della Primavera. Ex centrocampista con un passato pure alla Juventus e alla Fiorentina, Michele Pazienza ha militato con gli azzurri dal 2008 al 2011. Chiusa la carriera calcistica nel 2017, Pazienza ha maturato la prima esperienza da allenatore sulla panchina del Pisa (in Lega Pro) e l'ultima su quella dell'Audace Cerignola. Alla guida dei pugliesi, dopo aver vinto un campionato di serie D dove l'Audace mancava da 85 anni, lo scorso anno ha sfiorato l'impresa fermandosi al primo turno dei playoff nazionali a Foggia. Eliminato ad un passo dalla finale che metteva in palio la serie B, l'ex centrocampista del Napoli aveva in estate rifiutato il quarto rinnovo con il Cerignola perché corteggiato, sedotto e abbandonato prima dell'inizio del campionato dal Crotone. Proprio i pitagorici, insieme al Benevento, al Foggia, al Catania e a qualche sorpresa come la Turris, saranno tra i principali rivali del suo Avellino sulla strada che porta alla serie cadetta.

 

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