Affari ancora in standby al termine della seconda giornata milanese di Marcello Carli. Sarà decisiva l'ultima tornata, quella che si concluderà questa sera alle 20 per capire se il Benevento farà ulteriori operazioni oppure la campagna di rafforzamento potrà considerarsi conclusa con gli arrivi di Starita, Lanini e Nardi e gli addii di Agnello, El Kaouakibi e Tello e gli arrivederci di Alfieri e Sorrentino.
Tutto ruota intorno alla possibile cessione di Nermin Karic, per il quale, dopo l'Ascoli, si è rifatto avanti il Lecco, che già aveva cercato il ragazzo in estate.
Chi è sempre più vicino alla permanenza è Krysztof Kubica, per il quale, dopo che il KS Cracovia si è tirato indietro, non ci sono più proposte sul tavolo. Il polacco, a meno di clamorosi colpi di scena da verificarsi nelle prossime ore (alquanto complicati), dovrebbe restare nel Sannio a disposizione di Auteri anche per via dell'esborso da un milione e 200 mila euro sostenuto dal Benevento per il cartellino. Una cifra pure difficile da ammortare per via del quadriennale che firmò al suo arrivo a fine agosto del 2022. Praticamente scontata anche la riconferma di Lorenzo Carfora, che la società ha deciso di tenere evitando di mandarlo a giocare in Primavera 1 (ricordiamo la richiesta della Roma nei giorni scorsi per rilevarlo in prestito e utilizzarlo con la formazione giovanile e il conseguente no del club sannita).
Nessuna novità neppure sul fronte entrate. Allo stato attuale, a parte qualche pour parler, qualche sondaggio e qualche discussione intavolata con qualche collega, non ci sono occasioni da cogliere al volo, nel senso che non se ne sono proprio presentate. I colloqui di Carli sono proseguiti ieri fino a tarda serata anche a cena e riprenderanno a partire da questa mattina già a colazione, ma difficilmente cambierà qualcosa. L'unico vero passaggio che si può concludere è quello di Karic, con il Lecco che continua ad insistere per accaparrarsene le prestazioni. Il club manzoniano in estate lo aveva chiesto in prestito gratuito ma il Benevento allora disse no. Ora il club sannita sta riflettendo sul da farsi e ancora non dà l'ok alla partenza del mediano dalla doppia nazionalità perché vuole capire se costui possa stuzzicare l'appetito di qualche altra squadra di B disposta a tirar fuori la cifra che equivale alla giusta valutazione del calciatore. Il direttore tecnico avrà comunque le antenne dritte fino all'ultimo secondo se si dovesse prefigurare qualche opportunità in entrata, che sia un centrale difensivo di piede mancino, un laterale destro o un altro centrocampista (soprattutto se dovesse uscire Karic), di certo non se la lascerà sfuggire.