Da domani, però, si torna nel quartiere generale di Castelvolturno, luogo di riflessione e buoni auspici. E si resta lì fino a giovedì sera. In tempi normali, visto l'orario della gara (21,05), la filosofia di Rafone prevedeva la presentazione in sede solo la mattina della gara. Ma De Laurentiis ha stravolto tutto. E Benitez se ne deve fare una ragione. Nel frattempo, come al solito, passerà la sua giornata a rileggere gli appunti che anche ieri a Cagliari ha scritto a lungo: i produttori di carta e penne biro dovrebbero eleggerlo loro santo patrono, visto quanto scrive.
Nell'era telematica più spinta, lo spagnolo ha le dita impiastricciate d'inchiostro come uno scolaro e comunque le sue pagine sono un esempio di calligrafia.
Ieri avrà disegnato argini rotti, ripartenze, muri di contentimento, e molte frecce attorno a Hamsik che per tutta la partita è stato doppio e triplo, un modello di efficacia e disciplina. Di sicuro non arriverà oggi nessuna telefonata da parte di De Laurentiis a Benitez per chiedergli di invitare Quilon, il manager madrileno del tecnico azzurro, a prendere un volo per Napoli: il patron azzurro non intende discutere ora di rinnovo. E chissà se ne avrà voglia nelle prossime settimane. Il grande freddo è calato tra i due e i tre risultati positivi e la semifinale di Europa League virtualmente conquistata non servono a sciogliere l'iceberg che ormai li separa. La rottura nel dopo Napoli-Lazio di Coppa Italia. Uno strappo che non è stato ricucito. Rafa a fine gara si è complimentato a lungo con i suoi ragazzi per la travolgente prestazione con il Cagliari.
CONTINUA A LEGGERE SUL MATTINO DIGITAL