Napoli, quei messaggi di Rudi Garcia che lasciano capire tutto

Il tecnico dei campioni indica come obiettivo uno dei primi 4 posti: un passo indietro

Una smorfia di Rudi Garcia durante la partita Genoa-Napoli
Una smorfia di Rudi Garcia durante la partita Genoa-Napoli
Francesco De Lucadi Francesco De Luca
Lunedì 18 Settembre 2023, 11:00 - Ultimo agg. 19 Settembre, 07:27
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I fuochi di Aurelio De Laurentiis sono rimasti accesi finché a Napoli c'è stata la festa. Poi, quando sulla poltrona (a  cominciare da quella nella Reggia di Capodimonte, dove fu organizzata una presentazione del nuovo tecnico in grande stile) si è seduto Rudi Garcia, il presidente ha adoperato toni più bassi per le ambizioni della squadra nella stagione 2023-2024, non parlando più di uno scudetto da rivincere e di una finale Champions da raggiungere. E l'allenatore, ripescato dopo sette anni e mezzo di lontananza dalla serie A, ha detto: «Puntiamo a uno dei primi quattro posti». Da considerare un passo indietro per una squadra che con Luciano Spalletti aveva stravinto il precedente campionato.

 

Cosa aveva colto Garcia per adoperare una simile cautela? Segnali di rafforzamento di Inter, Milan e Juve? Oppure temeva che gli azzurri calassero sul piano della concentrazione e della grinta dopo aver riportato il tricolore a Napoli a distanza di 33 anni? Dopo la pessima partita di Genova, con una figuraccia evitata dai gol di Raspadori e Politano, Garcia è stato ancor più preciso: «Un conto sono gli obiettivi, un altro ambizioni». Per centrare i propri obiettivi e realizzare le proprie ambizioni occorre di più, a cominciare da quanto mette in campo quest'allenatore che ha raccolto un'eredità pesantissima e che non rappresentava la prima scelta di De Laurentiis, inizialmente intenzionato a puntare su un affermato straniero (Luis Enrique) o su un italiano in ascesa (Italiano).

E su questo non c'è timore di alcuna smentita via social. Perché il 18 agosto, alla vigilia di Frosinone-Napoli, in un'intervista a Radio Crc l'avvocato Grassani, legale rappresentante del club azzurro, aveva così commentato il caso dell'indennizzo che Spalletti deve versare adesso che ha trovato una squadra: la richiesta di Luciano, accettata da De Laurentiis, «era avvenuta a fine stagione, quando ormai i top trainer erano cià collocati». Tra essi, evidentemente, non era incluso Garcia. 

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