Why Telecom Matters, il report di Vodafone sull’importanza delle comunicazioni

Intelligenza artificiale, l'Europa rincorre Usa e Cina

Why Telecom Matters, il report di Vodafone sull’importanza delle comunicazioni
Why Telecom Matters, il report di Vodafone sull’importanza delle comunicazioni
di Guglielmo Sbano
Venerdì 16 Febbraio 2024, 20:00
6 Minuti di Lettura

Vodafone ha pubblicato un nuovo report dal titolo “Why Telecoms Matters” che dimostra come la connettività di prossima generazione e la digitalizzazione dell'industria possano svolgere un ruolo cruciale per la competitività europea. Why Telecoms Matters afferma che la competitività dovrebbe essere una priorità per l’Europa e tutti i suoi Stati membri, e dimostra come la digitalizzazione guidata dalle nuove tecnologie 5g rappresenti un'opportunità da mille miliardi di euro per il Vecchio Continente per stimolare l'innovazione, aumentare l'efficienza industriale e migliorare i servizi pubblici.
 
Grazie alle reti 5g Standalone, questa enorme opportunità si basa sul potenziale dell’Internet industriale, che integra le macchine con sensori in rete, software, intelligenza artificiale e cloud e può rappresentare la "quarta ondata" della rivoluzione industriale con un valore stimato di 2000 miliardi di dollari all'anno per il solo settore manifatturiero.

Tuttavia, secondo quanto evidenzia Why Telecoms Matters, l’Europa è ancora lontana dal raggiungere gli obiettivi del Decennio digitale 5g e si sta aprendo un allarmante divario di connettività tra l’Europa e gli altri Paesi, che potrebbe esporre i cittadini, le imprese e la società dell’Ue a rischio di un ulteriore declino economico. Da qui, l’importanza di facilitare investimenti per le infrastrutture 5g, per non lasciare l'Europa di fronte a un vuoto di finanziamenti di svariati miliardi di euro, aumentando il vantaggio di Stati Uniti e Cina in aree di crescita come l'intelligenza artificiale e la sicurezza informatica.

Il rapporto di Vodafone analizza la crescita dell'Europa e mostra come la connettività e la digitalizzazione possano rivoluzionare la produttività del Continente e l'economia nel suo complesso. La ricerca quantifica questa opportunità in un aumento del 10% del punteggio dell'Indice di Economia e Società Digitale (Desi) di uno Stato membro che comporterebbe a sua volta un aumento del Pil pro capite dello 0,65%. Significa che se tutti gli Stati membri dell'Ue raggiungessero un punteggio Desi pari a 90 entro il 2027, il Pil pro capite in tutta l'Ue sarebbe più alto del 7,2%, con un aumento del Pil dell'Unione Europea di oltre mille miliardi di euro. In tale quadro, Why Telecoms Matters lancia un allarme proprio su quanto la competitività dell’Europa e la sua futura sostenibilità siano a rischio a causa della scarsità del livello di digitalizzazione. Il Decennio Digitale della Commissione europea dello scorso settembre segnalava che "mentre la copertura 5g della popolazione si attesta all'81%, la diffusione delle reti 5g stand-alone ad alta performance è in ritardo. Il 5g è ancora al di sotto della qualità per quanto riguarda le aspettative degli utenti finali e le esigenze dell'industria, così come nell'affrontare il divario tra aree rurali e urbane”. Il più recente rapporto di Ericsson mostra il netto divario tra la copertura 5g sa (5g stand alone) e Advanced 5g dell'Europa e quella di Stati Uniti, Cina e altri concorrenti globali; un ritardo che si ripercuote anche su altre tecnologie che si basano sulla connettività avanzata. Ad esempio, l'Ue è in ritardo su Stati Uniti e Cina in materia di intelligenza artificiale: il 73% dei modelli di grandi dimensioni viene sviluppato negli Stati Uniti e un altro 15% in Cina, mentre nessun Paese dell'Ue ha ancora sviluppato un paragonabile sistema di intelligenza artificiale.

Le reti 5g forniscono la latenza e la qualità necessaria anche per la crescita dell’IoT e sono necessarie per la sua scalabilità, potendo supportare 1 milione di dispositivi per chilometro quadrato, rispetto ai soli 2000 del 4g Lte. Il numero di dispositivi IoT a livello mondiale quasi raddoppierà da 15,1 miliardi nel 2020 a oltre 29 miliardi nel 2030, per un valore compreso tra 5,5 e 12,6 trilioni di dollari a livello globale entro il 2030, con le fabbriche che rappresentano la percentuale più alta del valore economico potenziale.

Questo numero sempre crescente di dispositivi connessi, a sua volta genererà una quantità esponenzialmente maggiore di dati all'interno e tra i vari settori dell'economia, da cui si possono ricavare informazioni con l’Ia basata sul cloud.

Il nodo delle competenze
Man mano che le industrie e la società diventano sempre più digitali, si sta assistendo a una crescente richiesta di lavoratori con competenze digitali specializzate ed è sempre più necessario che i cittadini in generale siano digitalmente alfabetizzati. L’Europa soffre di una carenza di competenze digitali: la Commissione stima che 9 su 10 lavori richiederanno competenze digitali entro il 2030, ma allo stato attuale appena la metà della forza lavoro europea le possiede. In termini di occupazione, l'Ue ha raggiunto solo il 47% dei 20 milioni di specialisti Ict di cui ha bisogno e l'industria europea ne risulta frenata, soprattutto perché l'adozione dell'Ia, dei big data e del cloud da parte delle grandi imprese è bassa, rispettivamente, all'11%, al 19% e al 45%.
Il report commissionato da Vodafone illustra dunque gli ambiti e le sfide della digitalizzazione dei settori chiave in Europa:
  • nell'industria, mentre i grandi produttori continueranno probabilmente a costruire reti mobili private 5g e soluzioni su misura in fabbrica, le imprese più piccole dovranno affidarsi al 5gsa disponibile pubblicamente per accedere a simili opportunità di innovazione;
  • nella sanità, la connettività può offrire ritorni immediati ai pazienti attraverso la telemedicina e il monitoraggio remoto dei pazienti, consentendo al contempo di fornire su scala nuove applicazioni come la formazione medica in realtà aumentata grazie al 5g;
  • per gli agricoltori e i cittadini delle aree rurali, la connettività di nuova generazione avrà un ruolo cruciale nel migliorare la resa dei raccolti, nella sostenibilità e nell'aumentare le opportunità di lavoro a distanza o flessibile tradizionalmente appannaggio di chi vive in città;
  • per l'ambiente, la connettività digitale offre soluzioni che possono ridurre le emissioni globali di gas serra fino al 20% entro il 2030, come applicazioni di connettività intelligente, contatori, reti e piattaforme che possono ridurre il consumo di energia.

Joakim Reiter di Vodafone, ha dichiarato: «L'Europa è alla vigilia di un'importante spinta all'innovazione e alla produttività grazie al 5gsa di prossima generazione e alla digitalizzazione che esso consente alle imprese e all'economia. Così come il 4g ha sbloccato l'Internet mobile per i consumatori, il 5gsa può inaugurare l'era dell'Internet industriale e riportare l'Europa alla crescita».

«L'Europa ha un'opportunità da mille miliardi di euro per digitalizzare la propria industria e competere a livello globale, ma questo traguardo dipende interamente dalla velocità di adozione. Il mandato quinquennale del prossimo Parlamento europeo e della prossima Commissione deve consentire all'Europa di correggere la rotta, riavviando la normativa sulle telecomunicazioni esistente e creando un quadro di mercato unico che attragga gli investimenti necessari per l'introduzione del 5gsa a un ritmo sostenuto».

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