L'accordo Italia Albania per la realizzazione dell'acquedotto sottomarino dell'Adriatico potrebbe avere influenza sull'accordo di programma in via di definizione tra Campania e Puglia per la distribuzione delle risorse idriche tra le due regioni. In sostanza, se arriverà più acqua dall'Albania in Puglia, l'Irpinia potrebbe reclamare più acqua per il proprio territorio. Modificando l'accordo di programma in via di definizione tra le due regioni finalizzato alla regolazione del trasferimento interregionale della risorsa idrica dall'Irpinia alla Puglia. Si tratta di una geniale idea degli amministratori pugliesi per reperire nuove fonti idriche da immettere nel loro estesissimo sistema acquedottistico. L'obiettivo è trasportare in Puglia 150 milioni di metri cubi di acqua all'anno. In questo scenario, l'Acquedotto Pugliese aggiunge all'acqua scippata all'Irpinia anche questa nuova e cospicua fonte di approvvigionamento idrico.
La classe politica e dirigenziale pugliese è stata sempre lungimirante per quanto attiene l'utilizzazione e la gestione delle risorse idriche emergenti in aree territoriali a loro circostanti.
Tenuto conto che l'accordo, allo stato, è in avanzata fase di definizione, è legittimo tenere in debita considerazione la realizzazione di questa nuova infrastruttura idrica che permetterà ai pugliesi di poter disporre di un ingente quantitativo d'acqua in un breve lasso di tempo. In definitiva, i già effettuati calcoli inerenti le portate idriche da destinare alle due regioni per il riequilibrio delle esigenze idropotabili delle stesse e per permettere la vita nell'ecosistema fluviale, dovrebbero essere modificati alla luce di questa nuova disponibilità idrica destinata esclusivamente al territorio pugliese. Pertanto i politici campani ed irpini dovranno avere la forza di sostenere, alla luce del nuovo approvvigionamento idrico albanese, la riduzione dell'adduzione idrica pugliese dall'Irpinia di cui beneficerebbero oltre alla popolazione residente, soprattutto in casi di crisi idriche, anche i nostri fiumi ai quali potrebbe essere garantito il deflusso minimo vitale con conseguente miglioramento della qualità del nostro ambiente.
*Docente di Geologia Applicata