Avellino, ex Dante Alighieri: via porte e finestre spostata la centralina

Rimossa e spenta la strumentazione per il tempo necessario alle operazioni

ex Dante Alighieri
ex Dante Alighieri
di Marco Monetta
Giovedì 4 Aprile 2024, 10:54
4 Minuti di Lettura

Ex scuola media Dante Alighieri, a via Piave entrano nel vivo i lavori propedeutici all'abbattimento dello storico plesso scolastico. È di questi giorni, precisamente dalla settimana di Pasqua, che le attività operative sono finalmente entrate nel vivo, dopo la perimetrazione del cantiere risalente a fine gennaio.

Da lì in poi, poco o nulla si era mosso. Non sono passati inosservati uomini e mezzi nell'enorme area tra via Piave, via Benedetto Croce e il parcheggio dell'ex Corea anche nelle ultime quarantotto ore: si è partiti con la fondamentale rimozione di porte e finestre, circa un centinaio nei due corpi strutturali.

A tratti spettrale la visione dell'ingresso principale su via Piave, con i gradini di accesso invasi ancora dalle sterpaglie.

Dagli affacci vuoti si intravede ancora parte del materiale scolastico, tra cui suppellettili e qualche vecchia lavagna impolverata. Nei prossimi giorni si procederà dunque con la rimozione dei cumuli di rifiuti e del materiale di scarto presente ancora nell'ex scuola media che ha visto passare tra i suoi banchi tre generazioni di avellinesi, da anni simbolo di abbandono e degrado.

Nei pressi dell'ingresso, resta ancora per poco al suo posto la centralina Arpac per il rilevamento delle polveri sottili, una delle due presenti nel capoluogo (l'altra è collocata in via Oscar D'Agostino ndr). Come già anticipato al Mattino dal dirigente dell'Unità operativa di monitoraggio Qualità dell'Aria per l'Agenzia regionale per la protezione ambientale Piero Cau, la strumentazione necessita di essere trasferita in un'altro luogo sempre nel circondario. Il monitoraggio non andrà interrotto, alla luce dei parametri relativi alla normativa vigente, principalmente riguardo alle emissioni dovute al traffico veicolare.

Una delicata operazione di trasloco - coordinata dai tecnici dell'agenzia regionale e di Palazzo di città - che nel corso della prossima settimana dovrebbe trovare compimento. La nuova collocazione - a cui verrà dedicato un ulteriore sopralluogo tecnico in questi giorni- cadrà a poche centinaia di metri da via Piave, ovvero nel perimetro della Biblioteca comunale e della Fraternità di Misericordia, precisamente nell'area con affaccio su via Benedetto Croce e via Tagliamento.

Rimossa e spenta la strumentazione per il tempo necessario alle operazioni, la cabina verrà sollevata con una gru e trasportata con un mezzo adatto. Posta nella nuova sede, ricalibrati gli strumenti, l'attività di monitoraggio dovrebbe riprendere senza particolari intoppi fanno sapere dall'Arpac. L'imponente opera di abbattimento e ricostruzione affonda le radici all'amministrazione guidata da Paolo Foti, ma è grazie ai fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza che il progetto di recupero scolastico dovrebbe vedere la luce.

Dopo la determina di aggiudicazione dei lavori da parte di Palazzo di città (luglio 2023), la ditta esecutrice - la ATI Unyon - Di Gi. Lavori srl di Scafati, una associazione temporanea di imprese - sta procedendo all'intervento sulla base del progetto redatto dallo studio di architettura fiorentino Rossi Prodi. La ditta scafatese ha presentato un ribasso del 15,87% sull'importo base di oltre 17 milioni (per un ammontare di 14,8 milioni comprensivi di 358 mila euro di oneri di sicurezza).

La tabella dei lavori individuava il 21 febbraio come ipotesi di avvio, la durata prevista è di 1.095 giorni di lavoro, come da normativa europea dovranno essere ultimati entro la fine del 2026. Su un'area di oltre 15mila metri quadrati, è prevista la realizzazione di complessi di edilizia ad energia quasi zero e di un nuovo corpo destinato alla palestra e ad attività a carattere didattico. Un campus di nuova concezione in cui troveranno spazio la scuola secondaria, la primaria, la scuola dell'infanzia, la palestra e un parcheggio. Previsto lo spostamento anche degli alunni della vicina scuola dell'infanzia “Gianni Rodari”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA