Insegue la ex con la Maserati, spara a lei e a un uomo: arrestato dopo un folle inseguimento

L'uomo era già stato denunciato per maltrattamenti

Pellegrino Crisci, l'uomo arrestato per aver sparato all'ex compagna
Pellegrino Crisci, l'uomo arrestato per aver sparato all'ex compagna
di Katiuscia Guarino
Martedì 20 Giugno 2023, 09:12 - Ultimo agg. 14:27
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Inseguimenti, conflitto a fuoco, gambizzazione e tre persone in ospedale: pomeriggio di paura nel Mandamento Baianese. Tra Avella, Baiano, Mugnano del Cardinale, Sirignano e Sperone, la sequenza dei fatti che ha scatenato il panico. Tutto è cominciato con il ferimento di una donna 48enne di Sperone, Michela Principe, raggiunta da due proiettili al braccio sinistro mentre era alla guida della sua auto. A esplodere i colpi il suo ex compagno, Pellegrino Crisci, 41 anni di Sirignano. La 48enne sarebbe stata inseguita dall'ex da Mugnano del Cardinale fino ad Avella. Crisci avrebbe premuto il grilletto più volte lungo il tragitto all'indirizzo di Michela Principe. Quest'ultima, nonostante le ferite al braccio, è riuscita a rifugiarsi nella zona di via Santa Croce e a chiedere aiuto. Ha poi fornito indicazioni sul suo aggressore ai carabinieri della Compagnia di Baiano. È così scattata la caccia all'uomo con militari sia in borghese che in divisa. Ma la scorribanda di Crisci è proseguita ancora. Si sarebbe recato a Sirignano per sparare alle gambe di un 32enne del posto, Giuseppe Miele, scappando via subito dopo a tutta velocità. I militari che erano già sulle sue tracce lo hanno intercettato a bordo di una vettura sportiva, una potente Maserati. Anziché fermarsi all'alt dei carabinieri ha ingranato la marcia, dandosi alla fuga. Ne è nato un inseguimento tra le strade del Baianese in mezzo ad auto e case, fino a Sperone, dove sono stati esplosi altri colpi di arma da fuoco. Questa volta sarebbero stati costretti a sparare anche gli stessi carabinieri.

L'azione degli uomini dell'Arma ha permesso di bloccare e arrestare Crisci, rimasto ferito in maniera non grave al gluteo sinistro. Il 41enne è stato ricoverato al pronto soccorso dell'ospedale Moscati di Avellino (dove è piantonato) e dichiarato in stato di fermo. Nello stesso nosocomio anche Michela Principe - conosciuta nel Mandamento come la "tedesca" per la sua capigliatura folta e bionda -, le cui condizioni fortunatamente non destano preoccupazioni. I due proiettili che l'hanno colpita al braccio sono entrati e usciti senza determinare conseguenze gravi. La donna è stata soccorsa da un'ambulanza del 118 e trasferita al Moscati per le cure e gli accertamenti del caso. Il 32enne Giuseppe Miele è stato invece trasportato al pronto soccorso dell'ospedale di Nola. Verifiche in corso per capire perché Crisci gli abbia sparato. Solo per una serie di circostanze fortuite non si sono registrate ulteriori e più drammatiche conseguenze. I carabinieri della Compagnia di Baiano con i colleghi del comando provinciale stanno cercando di ricostruire nel dettaglio il pomeriggio di paura che ha messo in allarme l'intero Mandamento. Crisci era ristretto ai domiciliari per maltrattamenti in famiglia e stalking. Pare che imputasse a Michela Principe la colpa di essere finito in manette. La donna lo aveva denunciato in passato, stanca di minacce e aggressioni. E questo aveva fatto scattare la misura cautelare.

Lo scorso 26 aprile l'uomo era stato raggiunto da un'ordinanza di applicazione della custodia cautelare in carcere perché accusato, insieme a Bernardo Cava, di un'estorsione ai danni di un imprenditore.

Misura poi revocata ad entrambi. Non si esclude che, stando a quanto emerso nella prima fase delle investigazioni, il 41enne abbia riprovato a contattare nuovamente Michela Principe (ma si stanno cercando conferme). L'uomo non si era rassegnato alla fine della relazione. E quando ieri ha visto la sua ex ha scatenato la sua rabbia. Si sta verificando se già la pedinava o si è trattato di un incontro fortuito. E' venuta fuori anche l'ipotesi che la donna fosse diretta proprio verso la caserma dei carabinieri per chiedere ancora aiuto e denunciare il suo aguzzino. L'attività d'indagine va avanti a ritmo serrato con accertamenti e perquisizioni per chiarire ogni aspetto. Resta la gravità di un episodio che ha messo in pericolo la vita di una donna e di altre persone che hanno corso il rischio di trovarsi sulla traiettoria dei proiettili esplosi da Crisci.

 

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