Pellegrino Crisci, le scuse dopo gli spari: «Non volevo uccidere»

«Per la prima volta devo ammettere di aver bisogno di un aiuto psicologico»

Pellegrino Crisci
Pellegrino Crisci
di Alessandra Montalbetti
Sabato 24 Giugno 2023, 10:30
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«Chiedo scusa a tutti, non volevo uccidere. Per la prima volta devo ammettere di aver bisogno di un aiuto psicologico». Questo il contenuto delle dichiarazioni spontanee rese da Pellegrino Crisci, il 41enne di Sirignano, accusato di triplice tentato omicidio, che ieri mattina è stato sottoposto all'interrogatorio di garanzia davanti al gip Francesca Spella.

Si è avvalso della facoltà di non rispondere, ma nella dichiarazione spontanea resa in aula, affiancato dal suo avvocato Gaetano Aufiero, ha anche precisato «di non aver esploso colpi d'arma da fuoco contro i militari che lo inseguivano».

Intanto il pubblico ministero contesta, nei confronti del 41enne, anche il tentato omicidio di uno e più militari perché nel conflitto a fuoco avvenuto nei vari comuni del Mandamento, Crisci avrebbe esploso colpi d'arma da fuoco anche nei confronti dei carabinieri, oltre i reati per la detenzione di armi e munizionamenti illegali, l'evasione dagli arresti domiciliari a cui era sottoposto proprio per la precedente vicenda di violenza nei confronti della sua ex compagna e stalking per le minacce ricevute dalla stessa vittima.

Subito dopo il 41enne - che lunedì scorso ha sparato al braccio della sua ex compagna Michela Principe, 49enne di Mugnano del Cardinale, di Giuseppe Miele 32enne di Sirignano e contro i militari intervenuti per bloccarlo mentre era a bordo della sua Maserati nera - è stato tradotto nuovamente in carcere.

Il suo avvocato non ha chiesto alcuna attenuazione della misura e non presenterà istanza di riesame per il suo assistito.

Tutto ha avuto inizio lunedì pomeriggio quando la 49enne, era pronta a presentare l'ennesima denuncia contro Crisci. Ma sulle sue tracce vi era proprio lui, che appena uscita di casa l'ha inseguita in auto da Mugnano del Cardinale fino ad Avella. Crisci avrebbe premuto il grilletto più volte lungo il tragitto all'indirizzo di Michela Principe.

Quest'ultima, nonostante le ferite al braccio, è riuscita a rifugiarsi nella zona di via Santa Croce e a chiedere aiuto. Ha poi fornito indicazioni sul suo aggressore ai carabinieri della Compagnia di Baiano. Immediatamente è scattata la caccia all'uomo, Ma Crisci, accecato dall'ira per la fine della relazione con la 49enne, dopo aver colpito lei si sarebbe recato a Sirignano per sparare alle gambe di un 32enne del posto, Giuseppe Miele. Subito dopo è scappato via a tutta velocità. I militari che erano già sulle sue tracce lo hanno intercettato a bordo di una Maserati. Anziché fermarsi all'alt dei carabinieri, Crisci ha ingranato la marcia, dandosi alla fuga. 

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Ne è nato un inseguimento tra le strade del Baianese in mezzo ad auto e case, fino a Sperone, dove sono stati esplosi altri colpi di arma da fuoco. Gli stessi carabinieri sarebbero stati costretti a sparare. L'immediato intervento degli uomini dell'Arma ha consentito di bloccare e arrestare Crisci, rimasto ferito in maniera non grave al gluteo sinistro. Nei giorni scorsi è stato sottoposto ad un intervento chirurgico al femore e giovedì pomeriggio ha lasciato l'ospedale San Giuseppe Moscati di Avellino e si sono aperte per lui le porte del carcere di Bellizzi Irpino.

Anche la vittima dell'agguato, Michela Principe, dopo la medicazione al braccio, è stata dimessa nella tarda mattinata di martedì dal presidio ospedaliero avellinese. I due proiettili che l'hanno colpita al braccio sono entrati e usciti senza determinare conseguenze gravi. Il 32enne Giuseppe Miele è stato invece trasportato al pronto soccorso dell'ospedale di Nola, ma non corre pericolo di vita. 

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