Covid a Benevento, giù contagi e ricoveri:
sanificatori anti-Dad, le scuole accelerano

Covid a Benevento, giù contagi e ricoveri: sanificatori anti-Dad, le scuole accelerano
di Luella De Ciampis
Sabato 29 Gennaio 2022, 10:03 - Ultimo agg. 15:31
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Ancora in calo i contagi sul territorio in base al bollettino della Protezione civile che riferisce di 379 positivi, mentre i ricoverati al «Rummo» scendono dai 66 di giovedì a 64, per effetto di 5 dimissioni, 4 nuovi accessi in area Covid e un decesso. A perdere la battaglia contro il Covid una 82enne di Torre Annunziata. Continua dunque l'escalation dei decessi, arrivati a 68 da fine agosto, mentre i contagi continuano a scendere, seppure con estrema lentezza, con una media che oscilla tra i 30 e i 40 casi in meno al giorno. Tuttavia, la decrescita della curva pandemica non rappresenta un elemento di tranquillità perché, ogni giorno, alla «storia» del Covid si aggiungono elementi nuovi che creano perplessità sulle prossime mosse del virus e sugli effetti a lungo termine prodotti dalla malattia.

Un segnale d'allarme è arrivato dall'ospedale pediatrico Santobono di Napoli che ha registrato un numero di accessi allarmanti in pronto soccorso determinato dai postumi del Covid nei bambini. In pratica, molti piccoli che avevano contratto la malattia, a distanza di un mese o un mese e mezzo dalla negativizzazione, sviluppano una malattia che esordisce con febbre elevata e con l'infiammazione di organi vitali quali fegato, polmoni, reni e cuore, legata all'attivazione del sistema immunitario. Insomma, una nuova frontiera del Covid che non finisce mai di stupire e che sposta l'attenzione su eventuali complicanze che possono emergere anche a distanza di qualche tempo dalla guarigione. Una comunicazione, quella del Santobono, che ha raggiunto anche molti pediatri e medici di famiglia del Sannio che hanno confermato di aver monitorato con maggiore attenzione i bambini risultati positivi al Covid, soprattutto se in tenera età, non riscontrando postumi allarmanti della malattia. L'argomento è di grande attualità perché i bambini sono la fascia di popolazione maggiormente colpita dal virus in questa fase in cui ci sono 100 classi in dad sul territorio provinciale.

Molte scuole stanno investendo sulla sicurezza per poter continuare a garantire lo svolgimento delle lezioni in presenza, senza. Dopo l'iniziativa dell'istallazione dei sanificatori in tutte le scuole di Morcone, promossa dal Comune, e di altri comuni adesso è la volta dell'Istituto comprensivo «De Sanctis» di Moiano che consta di 44 classi, di circa 730 alunni e di oltre 100 insegnanti, che ha predisposto l'impianto di 36 sanificatori con fotocatalisi per garantire la sicurezza dei plessi di Moiano, Bucciano, Forchia e Luzzano. «Si tratta di apparecchiature certificate spiega la dirigente scolastica Rosaria Perrotta in grado di abbattere la carica batterica e microbica nell'aria del 99%.

Si tratta di dispositivi di sanificazione in continuo capaci di liberare gli ambienti da elementi nocivi e inquinanti. Puntiamo a tutelare il diritto alla salute, salvaguardando quello all'istruzione, mantenendo la scuola in presenza in questo periodo così difficile». 

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Intanto, continua l'attività vaccinale sul territorio, ormai in dirittura di arrivo anche se ci sono ancora 30mila terze dosi da inoculare che richiedono tempi lunghi per raggiungere la fase di completamento. Ieri sono stati somministrati 1720 vaccini, 600 dei quali nell'hub dell'ex caserma Pepicelli, mentre non accenna a diminuire il numero dei tamponi effettuati, soprattutto a causa dei continui controlli eseguiti per il monitoraggio dei positivi nelle scuole e dei contatti di caso.

Ieri mattina, nell'ambito dello sciopero generale organizzato dall'organizzazione sindacale Usb/sanità, con i presidi di lavoratori nelle maggiori città italiane, Benevento ha partecipato con la presenza di due presidi, uno all'ingresso principale dell'ospedale Rummo e l'altro sotto la sede della Prefettura. Al termine della manifestazione, una delegazione del personale dell'azienda ospedaliera è stata ricevuta al palazzo del Governo dove ha ribadito la necessità di un intervento del prefetto Carlo Torlontano per sensibilizzare l'ospedale a incontrare il sindacato, allo scopo di intavolare discussioni mirate alla soluzione dei problemi evidenziati. I motivi dello sciopero sono legati ai turni di lavoro massacranti, per medici, infermieri, operatori sociosanitari, tecnici e ausiliari, determinati dalla carenza organica strutturale di tutte le figure professionali. 

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