Un teste non ha confermato nell'udienza davanti ai magistrati della sezione penale le dichiarazioni rese nel corso delle indagini, e il pubblico ministero Filomena Patrizia Rosa ha chiesto che le affermazioni rese ieri vengano trasmesse alla Procura della Repubblica per verificare se esistono gli estremi del reato di falsa testimonianza. E accaduto nel corso del processo che vede 36 imputati per delle irregolarità nella gestione dei centri di accoglienza per migranti.
Agli imputati a vario titolo, sono contestati dall'associazione per delinquere al falso, alla truffa, alla concussione e alla rivelazione di segreti di ufficio. Il teste al centro della richiesta del pubblico ministero era stato dipendente di un centro di accoglienza di Faicchio ed aveva nelle sue prime dichiarazioni denunciato una serie di irregolarità commesse presso la struttura. Ieri non ha confermato le prime dichiarazioni, aggiungendo molti non ricordo. Nell' udienza di ieri sono stati anche ascoltati altri due testi, il primo, un tecnico che aveva svolto accertamenti sull'agibilità di un edificio destinato ad ospitare migranti a Pesco Sannita e un ufficiale della polizia municipale che aveva svolto un istruttoria sulla certificazione per un centro di accoglienza alla periferia della città a Madonna della Salute.
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