Spazi verdi per abitante, Benevento capoluogo in Campania

Salerno ultima della graduatoria in regione

Benevento oasi felice per gli spazi verdi in Campania
Benevento oasi felice per gli spazi verdi in Campania
di Domenico Zampelli
Giovedì 20 Aprile 2023, 08:22 - Ultimo agg. 14:33
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Felicità è un bambino che corre in un prato dietro a un pallone. Ad avercelo, il prato o comunque un po' di spazio per giocare in libertà. Ma in questo i piccoli beneventani sono fortunati, molto fortunati, anzi tra i più fortunati in Italia: in città lo spazio non manca. Lo certifica uno studio condotto dalla Fondazione Openpolis, che ha misurato lo spazio a disposizione per i minori in ogni capoluogo di provincia. Che non è molto, anzi.
Se per i boomers trovare un campetto per giocare a calcio non era difficile, con il passare del tempo è diventato sempre più complicato e adesso le generazioni Zeta ed Alpha, quelle del terzo millennio, di speranze ne hanno assai poche se non all'interno di una struttura sportiva. Che non è la stessa cosa: bisogna organizzarsi per tempo, prenotare e verificare, il tutto a danno di quella sana improvvisazione che dava senso e gusto alle giornate estive. Lo studio Openpolis parte dal presupposto che nelle città italiane le aree per fare sport all'aperto coprono oltre 26 milioni di metri quadri. In rapporto ai quasi 2,7 milioni di residenti con meno di 18 anni nei capoluoghi si tratta di poco meno di 10 metri quadri per minore. Ogni adolescente italiano che vuole fare sport all'aperto può quindi contare in media su una decina di metri quadri a disposizione, che si riducono a 7 nel centro sud con una punta in negativo di solo 2 metri quadri in ben 23 capoluoghi, tra cui Salerno. Utili al massimo per fare due palleggi.


In questo contesto va appena meglio a Caserta (3 metri quadri) e Napoli (6 metri quadri), ma gli unici due territori dove si può davvero correre dietro a un pallone sono Avellino (29 metri quadri) e soprattutto Benevento (38,6 metri quadri). Solo 12 gruppi di coetanei in Italia possono contare su uno spazio maggiore: sono quelli che vivono a Cremona (che sfiora addirittura i 70 metri quadri per minore residente), Ferrara (66 mq), Oristano (62,4 mq), Pordenone (59,8 mq), Rovigo (49,2 mq), Ravenna (46,6 mq), Parma (43,1 mq), Piacenza (42,9 mq), Rieti (40,4 mq) e Belluno (40,2 mq), Forlì (39,5 mq) e Vercelli (39,1 metri quadri). Possiamo allora concludere che a Benevento una partita di calcetto si può organizzare senza problemi, lo spazio c'è.
Anche mettendo insieme tutte le aree verdi esistenti in città (quindi inserendo anche aiuole e giardini pubblici) Benevento è prima in Campania. Per ogni minore ci sono infatti 152 metri quadri: siamo gli unici oltre la media nazionale di 128 metri quadri pro capite, in un contesto regionale che vede Avellino a quota 124 metri quadri, Caserta a 121, Napoli a 54 e Salerno a 68. Peccato per la denatalità incombente: la stessa Fondazione Openpolis prevede che le nostre giornate nei prossimi anni verranno sempre meno accompagnate dal vociare dei bambini. Fermandoci al 2030 ed allargando il campo visuale all'intera provincia sannita la previsione è di 860 bambini in meno nella fascia 0-4 anni. In percentuale l'8,7%, dato alto ma che resta il meno peggio in Campania insieme a Napoli (dove si prevede un calo di oltre 11mila bambini) ed oltretutto in linea con la media nazionale: non a caso la posizione della provincia di Benevento è la 57 su un totale di 113 province. Percentuali più pesanti invece nell'Irpinia (1.344 bambini in meno, -9,2%), e nelle province di Caserta (-3.581 bambini, in percentuale -9%) e di Salerno (-4062 bambini, in percentuale -9,40%). In generale ci salviamo rispetto alla situazione dell'Italia meridionale. Si tratta comunque di numeri dei quali bisognerà tenere conto per pianificare il futuro, con politiche pubbliche rivolte ai minori e alle loro famiglie, ma bisognerà nel contempo prendere atto che con queste previsioni i fondi per gli asili nido, ad esempio, verranno dirottati con più attenzione sulle province in cui è previsto per il 2030 un aumento della popolazione infantile (Trieste, Trento, Gorizia, Savona, Imperia e Genova) o almeno un decremento limitato, inferiore al punto percentuale (La Spezia, Pordenone e Belluno).
 

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