Benevento: la firma dei vandali sulle mura romane del quartiere Triggio

Deturpati i reperti con lo spray nero

Le mura romane di Benevento deturpate con lo spray
Le mura romane di Benevento deturpate con lo spray
di Antonio Martone
Venerdì 2 Febbraio 2024, 10:21
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Dopo circa un anno di stasi, la «banda dello spray» si è rimessa all'opera ed ancora una volta ha colpito nel centro storico. L'obiettivo è stato il quartiere Triggio. Sono state imbrattate con vernice nera in più punti con alcune scritte anche indecifrabili, le antiche mura risalenti all'epoca romana. Un danno rilevante di immagine, ma soprattutto per il sito e le pietre di rara importanza. Il raid è stato compiuto in via Teatro Romano proprio alle spalle del Teatro Romano e nella strada che conduce a casa Pisani, al cimitero dei «morticelli», alla casa delle 100 stanze come era denominata in passato e dove nell'immaginazione popolare di notte la «zoccolara» il fantasma dell'allora popoloso e antichissimo rione. Insomma, hanno colpito in un'area di rilevanza storica, anche se poco illuminata e purtroppo poco abitata dove, dunque, è possibile agire con minori rischi di essere scoperti. A conferma della valenza del luogo da un punto di vista anche turistico, nell'ambito del progetto finanziato con i Pics, denominato «Percorsi della storia», la strada ricade nel piano «La città dei romani» ed infatti sono in pieno svolgimento dei lavori di ristrutturazione.

Una piaga che non si riesce a guarire, dunque, quella relativa ai danneggiamenti di monumenti ed altre strutture pubbliche. Lunga la lista dei raid. In via Teatro Romano in passato c'erano stati vandalismi con scritte spray contro Dio, furti e danneggiamenti ripetuti nell'adiacente giardino comunale, di recente a pochi metri di distanza in linea d'aria, divelti i corpi luminosi ubicati in via Torre della Catena lungo le mura Longobarde inaugurati solo due giorni prima.

Se ci spostiamo in altre zone, purtroppo gli episodi sono numerosi. Il Comune ha avviato, intanto, la procedura con la denuncia alla Soprintendenza alle Belle Arti ed al Paesaggio che dovrà dare il placet ad interventi di risanamento da parte dell'assessorato alle opere pubbliche seguendo tutte le prescrizioni.

Appare evidente che si tratta di iter non semplici e che richiedono diverse settimane di tempo. «Purtroppo il quartiere è abbandonato e diminuiscono sempre di più i residenti dice Paolo Florio, componente del direttivo del comitato di quartiere Trivium e quindi vandali, spacciatori e ladri hanno quasi carta bianca per le loro scorrerie. Si potrebbero mettere solo le telecamere, ma funzionanti, per cercare di fermare questo scempio». Stando a quanto dichiarato da altri residenti nella zona specie nelle ore notturne sta crescendo la frequentazione anche di tossici e spacciatori.

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L'argomento della tutela dei siti archeologici è stato discusso spesso anche a palazzo Mosti ed in altre sedi, ma appare evidente che al di là della videosorveglianza c'è bisogno anche della collaborazione dei cittadini perché le telecamere non bastano. «Da parte nostra c'è sempre il massimo impegno dice l'assessore all'ambiente Alessandro Rosa per il decoro cittadino, ma senza l'aiuto della gente, al di là dei controlli delle forze dell'ordine possiamo fare ben poco. Deve crescere la coscienza di queste persone che non capiscono che danneggiano se stessi». Il sindaco Clemente Mastella, informato dell'ennesimo scempio avvenuto nel centro storico ribadisce la linea dura supportata anche dalle recenti disposizioni del governo. «Ricordo a questi irresponsabili che c'è la legge approvata di recente che prevede oltre a sanzioni pecuniarie abbastanza elevate anche provvedimenti restrittivi. E'ora di smetterla dunque con questi gesti vergognosi e in qualificabili. Spero che le forze dell'ordine riescano a individuare gli irresponsabili e che ci sia una maggiore collaborazione da parte degli stessi cittadini a denunciare eventuali situazioni sospette. Da parte nostra stiamo procedendo con il progetto delle telecamere per la videosorveglianza, ma non possiamo pensare di installarle in ogni angolo della città, sarebbe assurdo. Le telecamere devono essere gli occhi dei cittadini e il senso di responsabilità da parte di tutti». 

 

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