Riforma fiscale, Caserta capitale dei commercialisti

Riuniti oltre mille professionisti da tutta Italia

Il congresso
Il congresso
di Luisa Conte
Venerdì 12 Aprile 2024, 07:00 - Ultimo agg. 08:13
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Lotta all’evasione fiscale e mancata semplificazione, ma anche ruolo delle donne, rispetto delle regole e centralità della figura del commercialista. Il 61esimo congresso nazionale dei Giovani dottori commercialisti e degli esperti contabili ha accolto ieri nella città della Reggia oltre 1.200 giovani professionisti provenienti da tutta Italia. La prima giornata all’Hotel Plaza ha visto esperti e autorità politiche nazionali e locali discutere di temi importanti con l’obiettivo di tenere alta l’attenzione sulla Riforma fiscale. Ad aprire i lavori è stata Margherita Matrisciano, presidente del Comitato organizzatore del congresso nazionale dell’Ungdcec, che ha espresso tutto il suo apprezzamento per la città che ospita l’evento: «Caserta è una città da visitare e da scoprire per le meraviglie che custodisce, per la sua storia e il suo patrimonio artistico e culturale con i tre siti Unesco: Reggia, Belvedere di San Leucio e Acquedotto Carolino. In particolare - ha detto - voglio porre l’attenzione su San Leucio che rappresenta il primo esempio di repubblica socialista della storia moderna e l’anticamera dell’odierno sistema fiscale. Fu Ferdinando IV di Borbone a fondare a San Leucio una colonia modello, dotata di autonomia economica, creandovi una seteria e una fabbrica di tessuti, con un codice politico e sociale ispirato ai principi di uguaglianza, di solidarietà, di assistenza, di previdenza sociale e diritti umani, ponendo una grande attenzione al ruolo della donna».

A fare gli onori di casa il vicesindaco Emiliano Casale che ha portato i saluti del primo cittadino Carlo Marino: «Sono fortunato ad essere qui dove ci sono tantissimi giovani che come me hanno deciso di rimanere perché ci credono e perché hanno voluto investire il loro lavoro e il loro impegno in questa terra».

E a rimarcare le bellezze di Caserta e il ruolo che la città potrebbe avere dal punto di vista turistico è stato il presidente della commissione Finanze della Camera dei deputati Marco Osnato che ha confermato «che Caserta può diventare una meta turistica nazionale e internazionale per le bellezze che ha». E sul fronte riforma fiscale il parlamentare ha indicato quanto lavoro «il Governo e la commissione stanno svolgendo rispetto a questo tema. Una riforma volta a costruire un rapporto tra amministrazione finanziaria e cittadino più equo, per un Fisco più semplice e vicino alle esigenze dei cittadini».

Il presidente della Cassa dottori commercialisti, Stefano Distilli, ha posto l’accento sugli errori commessi in passato. «I temi specifici del convegno sono temi affrontati addirittura nel '93. Auspichiamo che questa sia la volta buona. Il rapporto tra Fisco e contribuente - ha concluso - non può prescindere da quello che ne è l’anello fondamentale rappresentato proprio dalla categoria dei dottori commercialisti». E per «portare in porto obiettivi storici per la nostra professione - ha detto Elbano de Nuccio, presidente del Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili - questo è un momento strategico dove è necessario un lavoro fondato sul rapporto di fiducia, rispetto, lealtà ed equilibrio tra Stato e cittadino».

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Commosso Pietro Raucci, presidente dell’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Caserta. «Penso che questa riforma avrà nei giovani una fonte di freschezza. La riforma fiscale non mi spaventa - ha detto - quello che mi preoccupa è un po’ l’assenza di fiducia e di rispetto che l’amministrazione finanziaria pone nei riguardi dei professionisti casertani e campani. In molti territori della Campania ci sono tante difficoltà a rapportarci con il Fisco non perché c’è una cattiva volontà dei dirigenti ma perché c’è una carenza di organici. E questo è un punto che va posto all’attenzione del consiglio nazionale: un contribuente di Caserta non può recarsi a Vallo della Lucania per gli adempimenti», ha concluso. Molti altri gli interventi che si sono susseguiti e i suggerimenti lanciati. In particolare Francesco Cataldi, presidente dell’Unione Nazionale Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili, ha evidenziato: «Condividiamo i principi ispiratori della riforma fiscale, ma alcuni aspetti ancora non ci soddisfano. Un nuovo rapporto tra fisco e contribuente si costruisce anche avendo rispetto delle nostre attività e dandoci la possibilità di pianificare il lavoro». Oggi la seconda giornata di lavori dalle 14,30 con la tavola rotonda su “Il cambiamento più atteso: un nuovo rapporto tra Fisco e Contribuente”.

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