Caserta: summit a Roma per la brucellosi, allevatori soddisfatti

Tavolo al Ministero della Salute con istituzioni, categorie e politici

Il tavolo al ministero della Salute per l'emergenza brucellosi
Il tavolo al ministero della Salute per l'emergenza brucellosi
di Emanuele Tirelli
Martedì 23 Maggio 2023, 08:51 - Ultimo agg. 12:22
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«Siamo soddisfatti». Così Gianni Fabbris, portavoce del Coordinamento Unitario in Difesa del Patrimonio, sull'incontro di ieri pomeriggio al ministero della Salute convocato dal sottosegretario Marcello Gemmato per discutere del Piano di eradicazione di brucellosi e tbc bufalina in Campania. Una riunione alla quale il movimento ricorda «tra gli altri, la partecipazione di funzionari dei ministeri di Salute e Agricoltura, rappresentanti di Consorzio di Tutela della Mozzarella di Bufala Campana Dop, Coordinamento, Altragricoltura, Flai Cgil, Ugl, Ris Bufala, Soccorso Contadino, Libera e Cna. C'erano anche il professor Caporale, l'avvocato Antonio Sasso e alcune forze politiche di maggioranza come Gianpiero Zinzi, Marco Cerreto, Giovanna Petrenga e Gimmi Cangiano, la senatrice Susanna Camusso, una rappresentanza del Movimento 5 Stelle e il deputato Francesco Mari. E naturalmente il sottosegretario Gemmato».

Un appuntamento fortemente voluto. È per questo che il movimento ha iniziato la protesta in strada domandando un tavolo presso la Prefettura di Caserta con Regione e governo centrale. Ma da quella richiesta è arrivata la convocazione a Roma. «Siamo felici per la grande condivisione delle analisi sulla situazione di brucellosi e tubercolosi bufalina - ha aggiunto Fabbris - i punti centrali hanno riguardato la necessità di lavorare insieme per il superamento delle difficoltà e dei problemi. C'è stata la presa d'atto del fallimento dei piani regionali per l'eradicazione degli ultimi otto anni, in particolare nella provincia di Caserta. Tra gli elementi principali anche l'assunzione di una maggiore responsabilità politica da parte del Parlamento e del governo centrale in ragione dell'importanza della filiera bufalina. È quindi necessario ricostruire le condizioni della condivisione, aprendo a un percorso partecipato da parte di tutti i soggetti della filiera. Allo stesso tempo bisogna generare una discontinuità rispetto al passato perché un nuovo clima di fiducia passa solo attraverso la presa d'atto del fallimento».

È proprio in virtù della partecipazione di diverse forze politiche, «e dell'attenzione mostrata alla risoluzione del problema in provincia di Caserta, che il Coordinamento ha rinnovato la propria disponibilità a facilitare tutti i percorsi che possano andare nella direzione di attuare l'ordine del giorno già votato dal Parlamento e assunto dal Governo, sul quale oggi (ieri, ndr) governo centrale e parlamentari, comprese le forze all'opposizione, si sono dichiarate disponibili ad attuare un percorso comune e hanno sottolineato l'urgenza di intervenire». «La volontà di addivenire ad una soluzione unitaria, immediata e condivisa, è stata espressa da tutte le forze politiche, il che è segnale importante», ha detto Cangiano. «Come promesso ha aggiunto Cerreto - sempre al fianco degli allevatori. Massima attenzione dal governo nazionale». Subito dopo l'incontro si è espresso anche Zinzi, dichiarando che «la battaglia in difesa del comparto bufalino casertano è in realtà qualcosa di più grande, un impegno in difesa dell'economia del nostro territorio». Mentre Palumbo di Ugl Caserta ha detto di aver ribadito «la necessità di intervenire velocemente e con misure efficaci. Filiera e indotto vantano numeri di addetti che se sommati rappresentano una delle prime emergenze lavorative dello stivale». Adesso il Coordinamento attende i risvolti della riunione e questa mattina si riunisce in assemblea per condividere reazioni e disponibilità del tavolo di ieri pomeriggio. Se e come cambierà la mobilitazione, iniziata il 2 maggio, sarà deciso proprio durante l'incontro di oggi. 

 

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