Delitto Katia Tondi: a gennaio
il processo in Appello per il marito

La Corte di Assise di Santa Maria Capua Vetere
La Corte di Assise di Santa Maria Capua Vetere
di Biagio Salvati
Mercoledì 16 Dicembre 2020, 10:52
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A distanza di un anno dalla sentenza di primo grado della Corte di Assise di Santa Maria Capua Vetere che lo condannò a 27 anni di reclusione per l’omicidio della moglie, Emilio Lavoretano affronterà a breve il processo di secondo grado davanti alla Corte di Appello di Napoli. L’udienza è fissata a gennaio del prossimo anno. L’ex gommista di Santa Maria Capua Vetere è accusato del delitto di sua moglie Katia Tondi, la giovane mamma di 31 anni trovata strangolata nell’appartamento coniugale di San Tammaro il 20 luglio del 2013. Quello di Katia Tondi è stato un omicidio commesso nel più totale silenzio, senza essere accompagnato da litigi, grida o trambusti tanto da non destare nemmeno l’attenzione di due cani Pincher di proprietà di una vicina di casa (anche lei sentita in aula nel corso del dibattimento) che solitamente abbaiavano al minimo rumore e, quindi, apparentemente premeditato. Secondo l’accusa e la relazione dei periti, Katia Tondi sarebbe stata strangolata (mai trovato l'oggetto utilizzato per ucciderla) tra le 18 e le 19 del 20 luglio, in un arco temporale, in cui - secondo l'accusa - Lavoretano era in casa e avrebbe ucciso d'impeto la moglie. Nel corso del lungo dibattimento  sono stati tanti gli scontri tra accusa e difesa e molti contrasti su movente e dinamica sono emersi nonostante l’intervento di periti e consulenti e superperiti. Qualche mese fa per Lavoretano, detenuto nel carcere di Santa Maria Capua Vetere, si è pronunciata anche la Cassazione in relazione ad una istanza di scarcerazione negata dal Tribunale del Riesame, decisione confermata dagli ermellini. 

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