Maddaloni, ospedale: porte aperte alla chirurgia elettiva

Dopo oculistica e ortopedia, è il turno di otorinolaringoiatria: il piano anti liste-d'attesa

L'ospedale di Maddaloni
L'ospedale di Maddaloni
di Giuseppe Miretto
Venerdì 5 Aprile 2024, 07:00
4 Minuti di Lettura

Dopo oculistica e ortopedia, ora è il turno di otorinolaringoiatria: attivati nuovi servizi di chirurgia elettiva per tutti. Ha una nuova funzione l’unico Covid Hospital ancora aperto della Campania: erogherà risposte certe per i pazienti parcheggiati nelle liste di attesa. Assume l’assetto definitivo l’“ospedale modulare”, ovvero il nosocomio di transizione, pensato dal manager dell’Asl Amedeo Blasotti per convivere con i cantieri aperti, che non potrà garantire i servizi di emergenza e urgenza.

Porte aperte invece alla chirurgia elettiva o programmata.

Il nosocomio diventa un nuovo punto di riferimento territoriale per lo smaltimento dei pazienti afferenti ai Pacc (percorsi ambulatoriali complessi e coordinati), anche chirurgici. Dopo i servizi ortopedici, aprono i battenti i percorsi Pacc di otorinolaringoiatria gestiti dal team del dottor Fucci. C’è da smaltire, per i pazienti del sud-est casertano e non solo, l’arretrato che risale anche al 2019. Via libera quindi agli “accertamenti pre-operatori” (elettrocardiogramma e visita cardiologica, radiografia del torace) e alla valutazioni del “case manager” che deciderà come, quando e con quali condizioni di appropriatezza procedere al trattamento chirurgico.

Percorsi analoghi sono stati avviati per oculistica. E non è tutto. Sono diventati appuntamento fisso del giovedì gli interventi, con la modalità “Day service”, per ortopedia. Per tutti, è stato invertito il rapporto ospedale-paziente: non sarà più l’utenza a spostarsi, tra i vari presidi della provincia, ma le equipe chirurgiche ad avvicinarsi all’utenza in attesa. E sempre per tutte le prestazioni, funziona la piattaforma Agenas per le prenotazioni. «Non è tutto quello di cui ha bisogno il territorio - commenta il sindaco Andrea De Filippo - ma questi servizi rispondono alla richiesta del consiglio comunale, votata all’unanimità, di innalzare i livelli essenziali di assistenza (Lea). Resta fermo l’obiettivo che la riapertura vera dell’ospedale coinciderà con la riattivazione del pronto soccorso e il rientro nelle rete provinciale del 118».

Video

Tutti i percorso Pacc prevedono tre accessi: la fase prechirugica; quella successiva della visita anestesiologica e infine il terzo accesso con ricovero per l’esecuzione dell’intervento chirurgico della durata di un giorno. Superata la fase più critica e temuta per il nosocomio: i servizi sanitari non saranno interrotti e resteranno operativi nonostante l’attivazione dei cantieri per il consolidamento sismico, il nuovo pronto soccorso e la nuova rianimazione. Il plesso ospedaliero è rigorosamente diviso in tre parti: il Covid Hospital (con capienza dimezzata a 10 posti letto e tre in terapia intensiva); l’“ospedale modulare”, aperto per i pazienti non Covid (medicina e pneumologia) e per cui si attende un incremento dei posti letto e infine l’area cantiere (nuovo pronto soccorso e consolidamento sismico) interdetta a dipendenti e utenti.

La divisione non è rigida: fino alle 14, è permesso l’accesso dal varco principale di via Libertà. A tutte le ore, e di notte, l’accesso è stato trasferito presso il vecchio ingresso di via Roma. Dove sono stati trasferiti, oltre agli utenti non autonomi (barellati o in sedia a rotelle), anche il personale in servizio pomeridiano o notturno e i sistemi marcatempo. La mobilità interna è garantita solo per via sotterranea utilizzando il tunnel di servizio che collega l’area della scala A (Cup, archivio, laboratorio analisi e uffici della direzione presidiale) con ambulatori e reparti.

© RIPRODUZIONE RISERVATA