Corso Secondigliano, la denuncia:
«Alberi non potati, sicurezza a rischio»

Corso Secondigliano, la denuncia: «Alberi non potati, sicurezza a rischio»
di Antonio Folle
Lunedì 15 Novembre 2021, 12:45
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I consigli di Municipalità non sono ancora entrati in piena attività, ma gli esponenti dei 10 parlamentini sono già alle prese con le "vecchie" problematiche lasciate dalla precedente amministrazione comunale. Uno dei problemi più sentiti dai cittadini è quello relativo alla mancata cura del verde cittadino. Alberi ad alto fusto che arrivano a invadere gli appartamenti ai primi piani e che, non di rado, provocano danneggiamenti a balconi e finestre durante le giornate di vento sostenuto. I residenti del corso Secondigliano da ormai diversi mesi denunciano la presenza di numerosi alberi ad alto fusto che attendono da troppo tempo un intervento di alleggerimento delle chiome. Dove non arriva la mano dell'uomo, però, arriva la natura stessa. Da alcune settimane infatti, in coincidenza con l'arrivo della stagione autunnale e dei primi avvisi di allerta meteo, grossi rami appesantiti da un ingente quantitativo di fogliame crollano al suolo, ingombrando il passaggio e rappresentando un pericolo aggiuntivo per l'incolumità dei pedoni.

«Gli alberi al corso Secondigliano sono alti e sono foltissimi - denuncia Anna Palmiero, residente del quartiere - e rappresentano un pericolo nelle giornate in cui c'è molto vento.

Da qualche anno a questa parte, invece, nel periodo estivo c'è il problema dei calabroni che fanno i loro nidi sui rami e che invadono le case, costringendo la gente a tenere chiusi balconi e finestre nonostante il caldo. Si tratta di un problema che tutti conoscono - continua la cittadina - ma che nessuno ha mai veramente affrontato. Il risultato è quello di vedere gli alberi trasformati in un pericolo pubblico oltre che fonte di disagio per i cittadini».

 

In questi giorni anche al corso Secondigliano sono state installate le luminarie natalizie. Nella strada più importante del quartiere, però, si registra quella che appare essere una vera e propria beffa: molte delle installazioni risultano letteralmente coperte dalle foglie e dai rami.

Il tema della cura del verde sarà uno dei primi nodi da sciogliere per il neoinsediato assessore Santagada. Per risolvere definitivamente il problema - e quindi per non limitarsi a "tamponare" le emergenze - sarà necessario uno sforzo congiunto che dovrà necessariamente vedere coinvolti più assessorati. Le Municipalità hanno personale ridotto al lumicino. Ancora più scarno il parco mezzi, condiviso spesso tra due o più Municipalità. La burocrazia, inoltre, non aiuta. Secondo i regolamenti del Comune di Napoli, infatti, per quanto riguarda le alberature - e le competenze sulla manutenzione - va fatta una distinzione. Gli alberi ad alto fusto sono di competenza comunale, le piante a basso fusto sono di competenza delle Municipalità. Non sempre, però, la distinzione è netta. Ci si trova così di fronte ad un pantano burocratico-amministrativo che ha come unico risultato quello di vedere gli alberi crescere a dismisura e diventare veri pericoli per l'incolumità dei cittadini. Un dato è certo: fare peggio dell'amministrazione uscente è difficile, ma i cittadini ora aspettano risposte ed una decisa inversione di tendenza che non può tardare ad arrivare. 

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C'è bisogno di un forte segnale di discontinuità rispetto al passato - afferma Catello Maresca - a quasi un mese e mezzo dalle elezioni della nuova amministrazione non è cambiato praticamente nulla. I primi 50 giorni se ne andranno senza che i napoletani si siano accorti di niente, se non del fatto che la situazione di immobilismo, inefficacia ed incapacità continua in maniera ininterrotta ed inevitabile. Siamo penultimi nella classifica sulla vivibilità delle città italiane - prosegue il magistrato a capo dell'opposizione in consiglio comunale - e purtroppo è la triste realtà che viviamo quotidianamente. Dalla mancata manutenzione del verde alle strade ormai completamente dissestate fino all’ormai generalizzato senso di precarietà ed insicurezza. E non sembra vedersi la luce in fondo al tunnel.Ci vuole una decisa inversione di tendenza e non c’è più tempo. Ci vuole decisione, servono scelte radicali e pugno duro. La nuova amministrazione ci faccia capire che intende fare. La speranza che arrivino i soldi promessi in campagna elettorale - incalza Maresca - è ormai ridotta al lumicino. La campagna elettorale è ormai finita da tempo, ora è il tempo del fare e di mantenere le promesse fatte, su cui il centro sinistra è stato eletto. La nuova amministrazione - ha poi concluso - ci faccia capire quale è il piano B, ammesso che ci sia, altrimenti vadano a casa».

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