È «assediato» dai rifiuti, il Colombario romano di via Pigna a Napoli.
L'antico monumento funerario d'età romana, nel quartiere occidentale di Soccavo, da tempo è in forte stato d'abbandono.
“Ingabbiato” dal 2020, per problemi di staticità, attende un intervento di recupero che stenta ad arrivare. Nel frattempo i tubi innocenti sono in parte inservibili mentre rifiuti e erbacce sono ovunque.
Importante la testimonianza storica e archeologica del monumento funerario di via Pigna, tra i pochi sopravvissuti in città.
Ubicato lungo la via “Antiniana” o “per colles” che, scavalcando la collina del Vomero, univa la città di Neapolis al porto di Puteoli, il monumento funerario in opera reticolata, databile alla prima metà del I secolo d.C.
La tipologia del monumento è una combinazione tra un colombario ed una tomba a camera. Nella metà conservata, oltre alle nicchiette sulle pareti, destinate ad accogliere le olle con le ceneri dei defunti, fu rilevata, al momento del rinvenimento, anche la presenza di tre sarcofagi in muratura, addossati alle pareti, che indica la coesistenza dei due rituali, quello dell'incinerazione e dell'inumazione.