Al via la bonifica del fiume Sarno
in sicurezza la strada killer

Pulizia via Ripuaria e argini del fiume Sarno
Pulizia via Ripuaria e argini del fiume Sarno
di Susy Malafronte
Giovedì 27 Ottobre 2016, 13:42
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Pompei. Al via alla bonifica del fiume Sarno e messa in sicurezza di via Ripuaria, la strada killer lungo la quale persero la vita la signora Nunzia Cascone e la figlia Anna Ruggirello, nel novembre del 2013, inghiottite dalle acque del fiume Sarno. Centinaia i chili di rifiuti rimossi dalle rive. Parallelamente è partita la mappatura degli scarichi abusivi del fiume Sarno, che costeggia l’arteria di collegamento tra Pompei e Castellammare di Stabia. «Inizia oggi una storica operazione di riqualificazione ambientale che riguarda il fiume Sarno e, come sta già avvenendo da giorni, i suoi affluenti, i canali Marna e San Tommaso», ha annunciato il vicepresidente della Commissione Bilancio della Regione Campania, Alfonso Longobardi.

Gli operai e i tecnici della Sma Campania sono in azione sul Sarno e in via Ripuaria per ripulire gli argini, rimuovere rifiuti e ingombranti, mettere in sicurezza le sponde. In questo modo è stata garantita una tutela ambientale a della salute pubblica mai avvenuta prima. Stanno supervisionando le prime operazioni di pulizia il comandante della capitaneria di porto di Castellammare di Stabia, Guglielmo Cascone, ed il comandante della polizia municipale di Pompei, Gaetano Petrocelli. Con i tecnici di settore la capitaneria, inoltre, monitorerà tutti gli scarichi illeciti e tossici che finiscono nel Sarno e nei suoi affluenti. La sinergia istituzionale tra la Regione Campania, la guardia costiera, il consorzio di bonifica del Sarno, l'ente parco del bacino idrografico del Sarno, la Sma Campania e i comuni di Pompei, Castellammare di Stabia e Sant'Antonio Abate - al servizio dei cittadini - è servita ha  ridare dignità ad un'area devastata dall'inquinamento ambientale e dagli sversamenti illeciti. «Il vero sviluppo territoriale passa da un'azione quotidiana seria, mantenendo gli impegni presi, assumendosi grandi responsabilità, per tutelare le comunità», ha precisato l'onorevole Alfonso Longobardi.
 
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