Largo Ecce Homo saluta Pino Daniele ad un anno dalla sua morte. Tutti riuniti nella cappella dei musici, nella piazza che ha viso il giovane artista muovere i suoi “primi passi” nel mondo della musica, nel cuore del suo quartiere e della sua città che ha rappresentato nel mondo.
Giovani e fan del cantautore, hanno intonato i suoi successi con le lacrime agli occhi. Tutti stretti nel ricordo del Re del blues partenopeo. “Le sue melodie non ci abbandoneranno mai” dicono in strada, “continueremo a vivere nel suo ricordo e le sue note continueranno ad accompagnarci per sempre”.
Oggi però, Napoli continua a ricordare Pino Daniele anche con un'altra iniziativa. Poco più avanti – proprio nella via a lui dedicata – è stata posta una copia in metallo della sua chitarra Paradis, accanto alla lapide in marmo. I promotori dell’iniziativa hanno affidato l’opera, al maestro Mimmo Moxedano dopo aver affrontato un lungo iter burocratico dove tutti – dall’amministratore del condominio al comune – hanno collaborato con pazienza e dedizione.
Intanto nascono polemiche per l'initolazione del vicolo a Pino Daniele. A parlare è uno dei fratelli dell'artista, Carmine, che ha dichiarato nelle ultime ore: «Mio fratello ha portato la cultura napoletana nel mondo, meritava una piazza, non un vicoletto. Per ora ci accontentamo, speriamo di ampliare l'omaggio".
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