Fase 2 a Napoli, la protesta di 300 fotografi di cerimonie in crisi

Fase 2 a Napoli, la protesta di 300 fotografi di cerimonie in crisi
Lunedì 4 Maggio 2020, 11:33 - Ultimo agg. 20 Marzo, 22:43
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Macchine fotografiche in mano e striscioni: così davanti alla sede della Regione Campania, in via Santa Lucia a Napoli, protestano i fotografi di cerimonie che denunciano la grave crisi in cui si trovano per effetto del virus e l'assenza di interventi a tutela della categoria. In piazza - davanti alla Regione anche i lavoratori della società Astir che hanno altre rivendicazioni - la rappresentanza di 300 piccoli imprenditori di Napoli e provincia che ogni anno in Campania fatturano complessivamente 400 milioni per il wedding rappresentato da matrimoni, battesimi e comunioni. Sottolineano la totale insufficienza dei provvedimenti di sostegno sia statali che regionali.

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Alcuni esponenti della categoria hanno scritto una lettera aperta al presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, «Il vero paradosso è che l'attività del fotografo non è mai stata ufficialmente fermata: nessun Dpcm o decreto regionale ha disposto la chiusura degli studi fotografici. Una circostanza, questa, che ha escluso la categoria dalla possibilità di beneficiare di aiuti, ma che - in assenza di matrimoni o di qualsiasi altro genere di cerimonie vietate per legge - li ha messi nella condizione di dover chiudere ugualmente i propri studi, in quanto totalmente privi di clienti. Ogni fotografo che si occupa di matrimoni (almeno il 90% della categoria, se consideriamo i professionisti che lo fanno in via esclusiva e quelli che lo fanno in maniera preponderante rispetto ad altre attività) si è trovato a dover pagare le spese di mantenimento della struttura (affitti e utenze), tasse e contributi previdenziali senza poter beneficiare di nessun aiuto a parte - per chi ne ha beneficiato - il bonus governativo di 600 euro, una cifra davvero irrisoria che nel migliore dei casi (per chi lavora in Provincia e non in città) non arriva a coprire nemmeno la metà dell'affitto mensile di un locale».
 


«La fase 2 si deve caratterizzare per la ripresa delle attività economiche, in sicurezza, e per l’attenzione sempre alta sulla riposta sanitaria. Fra le attività che meritano segnali ed attenzioni ci sono quelle dei fiorai e dei fotografi». Così Stefano Caldoro, capo della opposizione di centrodestra in Consiglio regionale della Campania, che ha incontrato una delegazione di fotografi, videomaker e laboratori fotografici insieme con i consiglieri regionali Massimo Grimaldi e Giampiero Zinzi. 

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