Autista bus aggredita a Napoli, caccia all'uomo dopo la denuncia

La vittima è una donna di 40 anni

Il bus 147
Il bus 147
di Melina Chiapparino
Sabato 6 Gennaio 2024, 22:56 - Ultimo agg. 8 Gennaio, 07:56
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Aggredita e insultata solo per aver fatto il proprio lavoro. Vittima della violenza balorda di un’automobilista, venerdì mattina, è stata una 40enne, conducente Anm, che stava effettuando il turno cominciato alle sei del mattino. La donna, alla guida del bus della linea 147 è stata inseguita e bloccata su via Foria da un uomo che, con la propria auto, le ha tagliato la strada per aggredirla verbalmente e fisicamente. 

A far esplodere la rabbia dell’uomo, sarebbero stati i tentativi, andati a vuoto, di superare il bus. Tentativi vani sia per le dimensioni contenute della carreggiata, sia per le necessità del bus di effettuare le fermate per far salire i passeggeri. L’automobilista, dunque, dopo aver provato ripetutamente a sorpassare il mezzo Anm diretto verso piazza Carlo III, ha cominciato a suonare il clacson in maniera rabbiosa.

A quel punto, dopo alcune manovre azzardate dell’automobilista, descritto come un uomo di circa 40 anni, la lavoratrice, proveniente da un’agenzia per il lavoro somministrato in servizio per Anm da pochi anni, è riuscita ad accostare. Nonostante la disponibilità della conducente, messa sotto pressione e preoccupata dal non voler interrompere la corsa e creare problemi ai passeggeri, l’uomo dopo aver effettuato il sorpasso, si è fermato davanti al bus minacciando la donna, offendendola e cercando di aggredirla fisicamente forzando la porta anteriore del mezzo. 

«Ho temuto per la mia vita perché quell’uomo continuava a ripetermi di avermi vista in faccia e che si sarebbe vendicato». Le parole della vittima che preferisce rimanere anonima per non esporsi ulteriormente, sono colme di angoscia e preoccupazione per l’episodio che l’ha scossa profondamente ma, al tempo stesso, è convinta «che si debba sempre denunciare la violenza affinché nessun altro la debba subire in maniera balorda e ingiustificata». «Quell’uomo aveva cominciato a insultarmi durante i tentativi di sorpasso e, inizialmente, avevo cercato di calmarlo facendo segno che non avevo possibilità di accostarmi» continua la 40enne che ha avuto 10 giorni di prognosi per lo shock ansioso subito. «Quando ha provato a forzare il portello, ho cercato di rimanere calma ma non è stato facile perché sentivo le palpitazioni e la vista mi si offuscava per l’ansia» insiste la conducente che è riuscita a mantenersi lucida fin quando l’uomo ha ceduto, andando via e dirigendosi verso Poggioreale.

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La denuncia della donna è stata affiancata dalla denuncia pubblica dei sindacati e di Francesco Emilio Borrelli, deputato di Allenza Verdi-Sinistra. «I lavoratori front line del trasporto pubblico locale devono gestire la pessima viabilità di Napoli e difendersi dalle aggressioni - afferma Marco Sansone dell’Esecutivo Confederale Regionale Usb Campania - speriamo che si riesca a risalire all’aggressore attraverso le telecamere dell’autobus». Borrelli che espresso «la piena solidarietà alla lavoratrice» puntando il dito contro «l’aggressore vigliacco che ha messo a rischio l’incolumità della donna e dei passeggeri» ha chiesto che «venga identificato al più presto e che gli venga immediatamente ritirata la patente oltre a una severa sanzione per quanto commesso. Dovrà rispondere delle sue responsabilità senza sconti. È preoccupante l’escalation di violenza per i pirati della strada, occorrono condanne severe».

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