Napoli Est, troppi batteri a Pietrarsa: niente tuffi a San Giovanni a Teduccio

Napoli Est, troppi batteri a Pietrarsa: niente tuffi a San Giovanni a Teduccio
di Alessandro Bottone
Venerdì 2 Settembre 2022, 18:28
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Boom di batteri nelle acque di San Giovanni a Teduccio, quartiere nella zona orientale di Napoli. L'ultimo controllo ordinario effettuato dall'agenzia regionale Arpac evidenzia l'anomala concentrazione di Escherichia coli nello specchio di mare ai piedi del museo ferroviario di Pietrarsa.

A ben vedere il risultato dell'ultimo campione - con prelievo effettuato il 17 agosto - conferma la scarsa qualità delle acque che bagnano la costa di Napoli Est dove vige il divieto perenne di balneazione da diversi decenni. Per tale motivo la prescrizione è rimasta in vigore anche nel corso delle settimane scorse quando non erano state evidenziate anomalie sulla concentrazione di batteri. In poco tempo, però, la situazione è evidentemente peggiorata: la concentrazione di Escherichia coli, infatti, ha superato nettamente il valore limite nel tratto di mare incastrato tra il polo museale di Pietrarsa e l'ex depuratore di via Boccaperti, spazio particolarmente frequentato da bagnanti e pescatori.

Le informazioni sulla qualità dell'acqua riguardano esclusivamente il tratto davanti la banchina di San Giovanni a Teduccio.

Non ci sono dati sullo stato di salute del mare che bagna la cosiddetta "spiaggia del municipio", ovvero il tratto incastrato tra il collettore di Volla (anche detto alveo Pollena) e l'ex depuratore comunale: qui vige il divieto permanente di balneazione in quanto le acque sono considerate non idonee. C'è certezza, invece, sulla presenza di diversi scarichi in mare senza alcun tipo di depurazione così come risulta dalla mappa realizzata dalla medesima agenzia regionale che monitora le condizioni del mare, e non soltanto.

Intanto proseguono gli interventi per la riqualificazione ambientale del quartiere di Napoli Est che risultano fondamentali per rimuovere le cause di inquinamento. Contestualmente sono state avviate le analisi previste dal “pacchetto” di messa in sicurezza e bonifiche delle aree del SIN Napoli Orientale. Queste permetteranno di ottenere ulteriori informazioni sullo stato della costa orientale di Napoli e sugli interventi da mettere in campo per restituire ai cittadini tre chilometri di mare.

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