Questura di Napoli, cambio al vertice: spunta il nome di Agricola

Già domani la nomina in Consiglio dei ministri?

Maurizio Agricola, questore a Catanzaro
Maurizio Agricola, questore a Catanzaro
Lunedì 26 Giugno 2023, 11:05 - Ultimo agg. 14:02
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Si avvicina l'appuntamento che prevede gli avvicendamenti istituzionali e le nomine all'interno della Polizia di Stato. Potrebbe essere - ma il condizionale resta d'obbligo, come sempre, in questi casi - già domani il giorno giusto per ufficializzare alcune importanti decisioni del Viminale, e tra queste ci sarebbe anche la nomina del nuovo questore di Napoli. 

Nella rosa di nomi individuati dal ministero dell'Interno per designare il successore di Alessandro Giuliano, in pole position rimane quello di Maurizio Agricola, attualmente questore a Catanzaro.

Sempre ammesso che nella seduta del Consiglio dei ministri si discuta di nuove nomine nella Polizia di Stato, l'ufficializzazione potrebbe avvenire già nella seduta di domani.

Ma, come avviene sempre in questi casi, nulla si può dare per scontato: fatto sta che Alessandro Giuliano - figlio di Boris Giuliano, il capo della Squadra mobile di Palermo assassinato dalla Mafia nel 1979 - ha maturato ormai il suo quarto anno di permanenza nel capoluogo campano, dov'è approdato il primo giugno del 2019. E per lui potrebbero aprirsi le porte della Direzione centrale Anticrimine della Polizia di Stato. Una nomina importante e prestigiosa: la Direzione centrale Anticrimine rappresenta un ufficio nevralgico di indirizzo informativo anticrimine, di analisi, progettazione e raccordo delle attività investigative e di controllo del territorio svolte dagli uffici della Polizia di Stato, oltre che di supporto centrale alle attività di Polizia Scientifica. Se questo fosse realmente il quadro, per Giuliano scatterebbe anche la nomina a prefetto. 

Altrettanto prestigioso è il curriculum di colui che viene al momento insistentemente indicato come il più accreditato a ricoprire l'incarico di nuovo questore di Napoli. Entrato in Polizia nel 1989, al termine del periodo di formazione Agricola è stato assegnato alla Squadra Mobile di Reggio Calabria nel 1991, e successivamente trasferito presso la Questura di Palermo, dove - tra l'altro - si è dedicato ai delicati profili delle misure patrimoniali contro le cosche di Cosa Nostra. 

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Palermitano, 61 anni, due lauree, nominato dirigente generale di Pubblica Sicurezza con delibera del Consiglio dei Ministri nel 2021, si insedia proprio a Napoli nel 1994 lavorando come vice dell'allora capo della Squadra Mobile partenopea, Vittorio Pisani (oggi capo della Polizia) alle più delicate inchieste contro la criminalità organizzata e i clan che si annidano all'ombra del Vesuvio. Una nomina conquistata dopo avere ricoperto diversi incarichi come dirigente dei commissariati sezionali e distaccati. Un vero e proprio battesimo del fuoco, quello che lo vedrà funzionario addetto alla sezione Narcotici, poi dirigente della "Omicidi", e infine "Criminalità organizzata.

Nel 2004, promosso primo dirigente, ha diretto il Commissariato di Castellammare di Stabia e successivamente l'Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura partenoopea. Nel giugno del 2010 viene nominato vicequestore vicario di Palermo, dove rimarrà fino all'agosto del 2014. Poi il grande salto: il 18 agosto 2014 assume le funzioni di questore della provincia di Trapani e, dal 16 luglio 2018, quella di questore a Modena. Con decreto del 27 ottobre 2019 gli è stato conferito il titolo di Commendatore Ordine al Merito della Repubblica Italiana. Dal primo ottobre 2021 è al vertice della Questura di Catanzaro. 

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