Autonomia differenziata, Napoli torna in piazza contro il ddl Calderoli: ma la Regione si sfila

A Napoli la manifestazione nazionale contro l’autonomia differenziata. Ma Palazzo Santa Lucia si sfila: «Da De Luca nessuna risposta»

Vincenzo De Luca col ministro Roberto Calderoli
Vincenzo De Luca col ministro Roberto Calderoli
di Alessio Liberini
Lunedì 11 Marzo 2024, 15:00 - Ultimo agg. 12 Marzo, 07:38
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Oltre 40 organizzazioni hanno già dato la propria adesione. Attesi in città pullman da tutta Italia. In piazza anche la Lega delle Autonomie Locali (Ali) che conta al suo interno oltre duemila enti tra comuni, province, regioni e comunità montane. Non ci sarà il gonfalone della Regione Campania.

Sabato, 16 marzo 2023, Napoli torna ad essere l’epicentro della battaglia contro il ddl Calderoli, approvato dal Senato lo scorso 23 gennaio ed ora in attesa del via libera della Camera. L’appuntamento è alle ore 14.30 in piazza Garibaldi dove partirà il corteo nazionale, diretto al Plebiscito, promosso dal Coordinamento no Autonomia differenziata.

«L’accelerazione impressa oggi al dll Calderoli, in questo momento in audizione alla Camera e presto in aula, ci impone uno sforzo maggiore – spiega Marina Boscaino, portavoce del Comitato nato circa sei anni fa con l’allora governo Gentiloni che stipulò le pre-intese con Veneto, Emilia Romagna e Lombardia  - Serve una presa di posizione partigiana nei confronti di un progetto che si profila eversivo rispetto l’unità della Repubblica.

In questo contesto il Sud vedrà istituzionalizzare le diseguaglianze, enormi, che già esistono nel nostro Paese». 

Secondo i promotori della manifestazione bisogna difatti scongiurare il rischio concreto di trovarsi di fronte ad una «secessione dei ricchi» che danneggerebbe, su più fronti dalla scuola fino alla sanità, non solo gli abitanti del Mezzogiorno ma anche i cittadini del nord Italia. «L’autonomia differenziata castiga sicuramente tutto il Sud ma pure alcune aree del Settentrione – precisa Elena Coccia, avvocato ed ex consigliera comunale e metropolitana di Napoli, tra le promotrici della manifestazione presentata questa mattina con una conferenza stampa svolta nell’antisala dei Baroni al Maschio Angioino - In un Meridione già depredato nel corso del tempo, oggi ci troviamo di fronte a una legge che spacca il Paese. Se passerà alla Camera, prima di fare i lep potrebbero davvero esserci problemi di tenuta sociale, se lo pone questo problema il presidente della Repubblica? Se lo deve porre». 

Ma prima di appellarsi al Capo dello Stato, Sergio Mattarella, dal “Comitato No Ad” non si nasconde l’amarezza per il grande assente di sabato, il governatore Vincenzo De Luca: «Abbiamo inviato una lettera alla Regione per invitarlo in piazza con noi vista la sua attenzione sul tema, ma non abbiamo avuto nessuna risposta. Questo ci dispiace perché De Luca si è più volte espresso contro l’autonomia differenziata. Per questa manifestazione avremmo voluto avere in prima fila con noi il gonfalone della Regione Campania, oltre a quelli di tutti i comuni che hanno già dato la loro presenza».

In attesa di aggiornamenti da Palazzo Santa Lucia, col passare delle ore continuano comunque ad arrivare nuove adesioni: da artisti, sindacalisti e volti noti del territorio. Ad aprire gli interventi della manifestazione sarà l’attrice Marisa Laurito, sempre in prima linea durante le mobilitazioni contro il blocco dei fondi sviluppo e coesione promosse negli ultimi mesi da De Luca. 

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«Da Napoli si alzi una voce sola: stop al disegno di legge Calderoli!» si legge nello slogan che campeggia sul manifesto della mobilitazione al grido di «fermiamoli qui ed ora! Dopo sarà troppo tardi; non si potrà più tornare indietro».

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