Maggio della Musica 2024: tutti gli eventi e gli artisti in programma a Napoli

«Il Maggio della Musica è in costante evoluzione – dichiara la Presidente dell’Associazione Luigia Baratti – Questo è il dato che mi piace sottolineare per la nostra ventisettesima edizione»

Danilo Rea e Ramin Bahrami
Danilo Rea e Ramin Bahrami
Martedì 30 Gennaio 2024, 18:00
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Ventiquattro concerti (uno in più rispetto all'anno scorso), sessanta ospiti italiani e stranieri, quattro sedi di concerto per una programmazione distribuita su nove mesi (pausa estiva a parte).

Si presenta così la stagione 2024 disegnata dall'Associazione «Maggio della Musica», presieduta da Luigia Baratti con la direzione artistica di Stefano Valanzuolo, che è stata svelata alla stampa nella cornice della Galleria Navarra Rossopomodoro.

Anche quest’anno è confermata la storica collaborazione con la Direzione regionale Musei Campania e con Diana Or.i.s. la realtà teatrale cittadina titolare del Teatro Diana e del Teatro Acacia.

E così dopo il prologo al Teatro Acacia, il nucleo della proposta cameristica, come sempre, trova collocazione nella storica sala veranda di Villa Pignatelli, luogo musicale per eccellenza, con il doppio ciclo dei Concerti di primavera e d'autunno.

Una novità è rappresentata, invece, dalla scelta, per alcuni appuntamenti «a tema», del Museo Darwin-Dohrn, ossia il museo del mare che da qualche anno vive nei locali dell'ex Circolo della Stampa. L'ultima parte di stagione riporta poi la proposta, sulla scia degli ultimi due anni, al bellissimo Galoppatoio borbonico della Reggia di Portici.

«Più concerti, più artisti, sedi nuove, proposte sempre più diversificate, e anche un logo rinnovato. Il Maggio della Musica è in costante evoluzione – dichiara la Presidente dell’Associazione Luigia Baratti – Questo è il dato che mi piace sottolineare per la nostra ventisettesima edizione».

«Il tentativo, ancora una volta – osserva il direttore artistico – è quello di offrire una proposta quanto più possibile articolata, che non si sovrapponga, neppure nella collocazione temporale, ad altre iniziative cittadine.

Non soltanto per connotare la produzione del “Maggio” e renderla originale, ma anche per contribuire a formare un’offerta musicale integrata sul territorio, a tutto beneficio del pubblico. La vocazione principale della proposta resta evidentemente classica, ma certe sane digressioni, presenti in cartellone, vogliono spingere lo spettatore a interrogarsi su cosa si debba intendere, oggi, per “classico” e ad accarezzare di conseguenza l’idea che un concetto del genere non debba per forza rimandare al passato remoto».

Il cartellone, secondo una prassi inaugurata nel 2022, si apre al Teatro Acacia, con un concerto «trasversale» per contenuti e forma, ossia distante ma non troppo dalla linea principale del «Maggio della Musica». Saranno Danilo Rea e Ramin Bahrami, su due pianoforti, a innescare un corto circuito tra linguaggi diversi, mettendo a frutto il proprio assodato virtuosismo. «Adagios in Classical Jazz» è il nuovo capitolo del sodalizio, già molto collaudato, tra Rea e Bahrami, e vedrà la luce a Napoli, appunto, il prossimo 28 febbraio.

A partire dal 21 marzo, primo giorno di primavera, la programmazione si sposta al Museo Darwin Dohrn. Due dei quattro appuntamenti previsti in questa sede trattano, non a caso, storie di mare. Spicca, in particolare, la presenza del trio di Sentieri Selvaggi (19 aprile), ensemble di riferimento non solo in Italia per la musica di oggi, alle prese con «Vox Balenae» di Crumb, quindi con lavori di Boccadoro e una prima esecuzione assoluta di Carlo Galante, ispirata alle atmosfere del «Moby Dick». Tra gli eventi fuori tema, invece, il Museo del Mare ospiterà un bel concerto-racconto su Schubert di e con Luca Ciammarughi, pianista e divulgatore di grande impatto.

Otto i tasselli cameristici che danno corpo alla ricca primavera musicale in Villa Pignatelli. Alla pianista Gilda Buttà (2 maggio) è affidato lo storico Concerto di Colonia di Keith Jarrett, la cui riproposizione nel contesto cameristico (era stato eseguito in chiesa, due anni fa) vuole esaltarne la dimensione inequivocabile di grande classico della letteratura per pianoforte del Novecento, a prescindere da generi e stili. Sempre a proposito di pianoforte, merita riguardo il recital di Emanuele Arciuli (30 maggio): interprete colto e originale. 

A completare la proposta primaverile, due formazioni da camera italiane, giovani e in prepotente ascesa: il Trio Hèrmes (5 giugno), con un programma «notturno» originale e inconsueto; il Quartetto Eridano, ensemble d'archi qui sospeso tra la leggerezza di Mendelssohn e i tormenti di Shostakovich (22 maggio). 

Da segnalare anche l'omaggio che il Minimo Ensemble (Daniela Del Monaco e Antonello Grande) ( 27 ottobre) renderà con voce e chitarra alla canzone classica napoletana, proseguendo un progetto ideato per il «Maggio della Musica».

Si chiude con una striscia di cinque serate alla Reggia di Portici, Galop 24, tutti a novembre, negli spazi del Galoppatoio borbonico.  Il finale di stagione avrà per protagonista Marisa Laurito nel ruolo di una madre dolorosa di fronte al ricordo del figlio poeta, morto troppo giovane: Lingua madre (29 novembre), di Stefano Valanzuolo, narra la storia di Rocco Scotellaro (che a Portici lavorò e morì), scandita in musica da un'orchestra speciale, classica e popolare, acustica ed elettronica.

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